RECENSIONE DEL LIBRO: LA RABBIA DEL LUPO DI FABRIZIO SILEI


NOTE SULL' AUTORE


Fabrizio Silei ha lavorato per anni come sociologo, dedicandosi soprattutto alle tematiche dell’identità e della memoria. Ha raccolto testimonianze di chi ha vissuto la guerra e i lager nazifascisti, memorie del mondo contadino, storie e leggende della tradizione toscana: esperienze confluite in Trappola per volpi suo esordio nel giallo, primo di una serie con protagonisti Pietro Bensi e Vitaliano Draghi. Il secondo romanzo La rabbia del lupo è uscito per Giunti nel 2021. I suoi libri sono stati tradotti in 21 Paesi.


TRAMA


Firenze, 1937. È il compleanno del contadino Pietro, e il conte, conoscendo la passione per l’opera del suo prezioso aiutante, ha organizzato per lui una serata al teatro Comunale, insieme al commissario Vitaliano Draghi e alla contessina Nausica. Ma all’uscita dallo spettacolo li attende una notizia scioccante: alla Certosa del Galluzzo, sulle colline ricoperte da una coltre di neve, è stato ritrovato il cadavere di un ospite e di lì a poco quello del priore. Possibile che si tratti solo di una tragica coincidenza? Come al solito il geniale Pietro viene esortato ad accompagnare Vitaliano nel sopralluogo e, nonostante le sue resistenze, non può fare a meno di lasciarsi coinvolgere. Giunti fra le imponenti mura del monastero, i due si trovano di fronte il cadavere di un uomo che apparentemente ha sbattuto la testa dopo essere inciampato, un ospite della foresteria, di cui però nessuno dei monaci sapeva nulla. Il mistero si infittisce nella cella del priore, seduto alla scrivania con la testa ripiegata sul petto, le carte di un solitario disposte davanti a sé, insieme a un bicchierino di amaro. Nella mano destra tiene ancora due jolly, che forse sono un ultimo disperato messaggio. E non è tutto. Nella tasca del primo morto c’è una scatola di fiammiferi che pubblicizza l’esclusiva casa di appuntamenti di Madame Saffo. Ma cosa lega un convento di certosini a quel lussuoso bordello? Non resta che interrogare la tenutaria e le sue ragazze. Quando Pietro scopre che la maîtresse sta preparando una fanciulla vergine per l’arrivo del Duce, una furia incontrollata si impadronisce di lui...  Torna una delle coppie di investigatori più sorprendenti del giallo italiano. Grande atmosfera, sapore popolare e una trama serrata che stavolta vedrà Pie- tro alle prese con il proprio demone: la rabbia.


COSA NE PENSO DEL LIBRO LA RABBIA DEL LUPO. 


“La rabbia del lupo” segue “Trappola per volpi”, la serie di gialli firmata da Fabrizio Silei.
In questo nuovo capitolo ritroviamo Vitaliano Draghi, vice commissario nel primo, commissario in questo,
e il fattore del Chianti di proprietà del padre di Vitaliano, Pietro Bensi un  uomo dalla mente fine, una figura fondamentale nelle indagini, ma soprattutto un punto di riferimento nella vita del commissario da sempre.
Nel 1937, vengono rinvenuti due cadaveri, uno dei due è quello di un monaco appartenente all'ordine dei Certosini mentre l'altro corpo appartiene ad uno sconosciuto. La domanda è chi è lo sconosciuto che ha dormito nella foresteria del convento? 
Nella tasca dell'uomo viene ritrovata una scatola di fiammiferi di una nota
casa di piacere Fiorentina con su scritto il nome del Priore e l'indirizzo del convento.
Cosa avevano in comune i due uomini? 
Si tratta forse di omicidio suicidio?
La suspense travolge il lettore sin dalle prime pagine, fondendosi perfettamente con lo stile narrativo.
L’ autore ha dato vita ad una storia corposa non basandosi soltanto sulla finzione narrativa, ma sullo studio, sulla ricerca, sulla documentazione del nostro paese.
C'è la storia di un Italia che va verso le leggi razziali, c'è il tema della prostituzione, ci sono problemi sociali non indifferenti tra la classe operaia e quella dei  “padroni”.
Un buon giallo Italiano che consiglio a tutti gli amanti del genere.

Recensione a cura di C.L

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