RECENSIONE DEL LIBRO: “THE CONSULTANT” DI BENTLEY LITTLE



THE CONSULTANT edito da Vallecchi Firenze traduzione di Ariase Barretta sarà disponibile in libreria e sugli store online a partire da oggi 17 febbraio 2023. La serie omonima tratta dal romanzo arriverà su Prime Video il 24 febbraio, con Christoph Waltz, vincitore di due premi Oscar, come attore principale. La casa editrice toscana, rilevata da Manlio Maggioli, e diretta da Alessandro Bacci ha intrapreso l'importante opera di traduzione di questo scrittore finora sconosciuto in Italia. dopo The revelation, questo nuovo titolo e altri ne arriveranno. 

NOTE SULL'AUTORE

Bentley Little (nato nel 1960 a Mesa, Arizona) è un autore americano di numerosi romanzi horror. Scoperto da Dean Koontz, dal 1990 pubblica in media un libro all’anno, evita la pubblicità e raramente fa promozione o interviste. Nel 2022 Vallecchi-Firenze ha pubblicato il suo romanzo d’esordio,The revelation.
 

SINOSSI 

Dopo una fallita fusione la CompWare è nei guai. L’azienda assume una società di consulenza per rivedere e semplificare le pratiche interne. Ma c’è qualcosa di inquietante nell’eccentrico gentiluomo che arriva per supervisionare il progetto, il signor Patoff, alto e magro, con uno strano sorriso che non raggiunge mai i suoi occhi. Ai primi colloqui il consulente fa domande inappropriate. Nel tempo acquisisce potere, sembra dirigere l’intera azienda. Apporta modifiche arbitrarie e invasive ai protocolli. Posiziona telecamere nell’edificio rendendo tutti paranoici. Chiama i dipendenti a ogni ora della notte, visita le loro case, minaccia le famiglie. Le persone che sfidano Patoff vengono licenziate... o peggio. Presto si rendono conto che non stanno solo combattendo per il loro lavoro, ma per le loro vite.


COSA NE PENSO

The Consultant è un libro decisamente fuori dai soliti schemi, esamina il sinistro rapporto tra capo e impiegato, e per questo ancor più intrigante; non a caso, Bentley Little, è uno che sa come incuriosire i lettori. Mi è piaciuto soprattutto lo stile scorrevole e veloce della narrazione. Il linguaggio è sbrigativo, schietto, spesso satirico e spregiudicato. 
L’unica grossa pecca che mi sento di segnalare è la seguente: ci sono alcuni episodi tirati un po’ per le lunghe, che potevano concludersi in molte meno pagine e che invece occupano uno spazio eccessivo all’interno della narrazione. Un’ultima considerazione: A fine lettura,è ormai palese che all’interno dei personaggi qualcosa è cambiato profondamente, che il confine iniziale tra il bene e il male è stato un po' confuso. O forse, non è mai esistito davvero. 
Buona lettura!

Recensione a cura di C.L


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