“QUATTRO CHIACCHIERE CON ALESSANDRO PAGANI”
Cari lettori,
L'ospite di questa nuova intervista è Alessandro Pagani.
Alessandro è nato a Firenze nel 1964, dove vive e lavora presso l'Azienda Sanitaria.Durante gli anni '80 ha partecipato al movimento underground fiorentino Pat Pat Recorder. Nel 1988 inizia un percorso come musicista con svariati gruppi tra cui Stropharia Merdaria, Parce Qu'Il Est Triste, Hypersonics (con cui ha partecipato ad Arezzo Wave nel 1990), Subterraneans, Malastrana e successivamente Valvola (assieme a Giuseppe Barone e Gianni Antonino, con i quali fonda l'etichetta discografica indipendente Shado Records attiva fino al 2007).
Attualmente è batterista del gruppo rock EST? e ideatore della pagina ironica “Meme o non meme” su Facebook, nonchè autore di libri umoristici:
- in ordine di pubblicazione:
2015: "Le Domande improponibili" - libretto pubblicato in proprio
2016: "Perchè non cento?" - edito da AlterEgo e Augh edizioni
2018: "Io mi libro" - edito da Rue De La Fontaine (una frase del libro è apparsa sull'agenda Comix 2018/2019)
2019: "500 chicche di riso" - edito da Rue De La Fontaine
2024: "I Punkinari" - edito da Nepturanus Editore
I suoi canali social
D. CHI È ALESSANDRO?
R. È sempre difficile parlare di se quando contano i fatti piuttosto che le citazioni; In ogni caso mi descriverei un menestrello 'Punk' della parola, continuamente diviso tra letteratura e musica, immerso nell' arte stravagante della scrittura umoristica e appassionato di ritmi e suoni - che provengano da una batteria o da un sintetizzatore - continuamente in cerca di novità e proiettato con le idee verso il futuro. L'immagine che più mi rappresenta potrebbe essere un caleidoscopio continuamente in movimento, l'alleato che invece mi porto sempre dietro è il sorriso,che nasce prima in me e che poi cerco di far scaturire negli altri.
D. TRE AGGETTIVI PER DEFINIRTI?
R. Brillante, Eclettico, Impulsivo.
D. QUANTO TEMPO E’ STATO NECESSARIO PER LA REALIZZAZIONE DEL LIBRO “I PUNKINARI”?
R. Abbastanza, prima di tutto perché far combaciare i tempi di tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione(Nepturanus Editore , Massimiliano Zatini, Matteo Cialdella, Antonio Mazzolli e Laura Venturi, oltre a Stefano Manca di Pino e gli Anticorpi che ha curato la prefazione) Non è stato semplice;in più riuscire a coordinare le immagini con le frasi ha richiesto attenzione e scrupolosità. Comunque , dall'inizio dell' idea,tolti i tempi tecnici,direi sei mesi circa.
D. UN LIBRO CHE NON TI STANCHERAI MAI DI RILEGGERE?
R. I miei :-) ... A parte gli scherzi, mi piace sempre rileggere “Esercizi di stile” di Raymond Queneau,
"Novantanove versioni della stessa semplice storia (Ciò che succede durante un tragitto tra i passeggeri su un autobus a Parigi) Rielaborate in stile letterario diverso, dall' anagramma alle metafore, dal sonetto ai linguaggi settoriali,dai cambi di lettere ai Tanka (Brevi componimenti Giapponesi). Questo libro dimostra quanto la fantasia si possa evolvere sino a raggiungere lo svago intelligente. Anche per me giocare con le parole è pratica stimolante e la lingua Italiana in questo si presta benissimo: Gag, doppi sensi, bisticci,cambi di lettera,paronimie, relativamente al lungo,al tempo e alle persone che lo/mi circondano ,sono il mio pane quotidiano.
D. C'È QUALCHE ANEDDOTO PARTICOLARE DELLA TUA CARRIERA DI SCRITTORE O MUSICISTA CHE VUOI CONDIVIDERE CON NOI?
R. Poco tempo fa, durante un'intervista, a Conor Curley (Chitarrista dei Fontaines D.C.), è stato chiesto se avesse avuto una canzone Italiana preferita. Con sorpresa , soprattutto per i componenti del gruppo,la risposta è stata non una canzone singola, ma tutto tutto il disco dei Valvola, la mia ex band!Ha detto che in un piccolo negozio aveva scoperto per caso, incuriosito dalla copertina,il nostro album d'esordio “Teenagers filmed their own life” del 1997 e una volta a casa,dopo l'ascolto, l'aveva trovato un disco Psych Fenomenale,una cosa molto speciale... riguardo la scrittura, invece, vorrei ricordare la bellissima disamina del mio modo di scrivere di Giovannantonio Forabosco, membro dell' International society for Humour studies,del board of consulting editors di Humounor nonché componente dell' International Journal of Humour Research. Nella sua analisi di uno dei miei libri ha ricordato una delle frasi più riuscite: “Perché la morte ti fa bella? Perché la vita cessa”, trovandola citazionale,con distanza semantica e vicinanza di senso, oltre che gioco di decrittazione a base polisemica, elegantemente volgare e chicca di umorismo filosofico.
D. C'È QUALCOS'ALTRO CHE VUOI AGGIUNGERE... CHE VORRESTI DIRE AI TUOI LETTORI?
R. In questo momento d'incertezza nel mondo è importante che ognuno di noi allontani le negatività e si riavvicini a se stesso e gli altri. Per questo riuscire a Ri-scoprirsi leggeri può aiutare a sentire meno opprimente il peso delle cose, o perlomeno,a vederle da un altro punto di vista,meno faticoso e più costruttivo. Io mi ritengo un portatore sano di sorrisi, sarebbe bello lo fossimo un po' più tutti.
D. PROGETTI PER IL FUTURO?
R. A fine aprile parteciperò assieme a Massimiliano Zatini al festival "Lucca città di carta” dove presenteremo “I Punkinari”. Inoltre , continua la continua la collaborazione con Nepturanus attraverso la collana “Chicche di riso” con i prossimi due libri,che sono già in lavorazione sul versante musica, inizierò la stesura del nuovo album di Puah (Piccola Unità Anti Hi-fi), il mio progetto elettronico che ha debuttato a febbraio 2024 con il disco"Due Acca Hho". Il nuovo album sarà strumentale ed avrà atmosfere più cinematiche.
Desidero ringraziare Alessandro per essere stato mio ospite
Intervista a cura di C. L
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