RECENSIONE DEL LIBRO: ALI E RAMAZAN DI PERIHAN MAĞDEN.






NOTE SULL' AUTRICE

Perihan Mağden una delle voci più famose della letteratura turca contemporanea, ha passato del tempo a Yaddo, la famosa comunità degli artisti, e alcuni anni in Estremo Oriente. Non è sposata, ha un figlio e vive a Istanbul. Mağden è stata perseguita dal governo turco a seguito di un suo articolo del 2005: “L’obiezione di coscienza è un diritto umano”.
Nel 2008 ha ricevuto il Premio per la Libertà di Pensiero e di Espressione dell’ Associazione Turca degli Editori.
Tra i suoi romanzi più noti: Messenger Boy Murders e Two Girls.


SINOSSI

Due ragazzi orfani sulle strade di una Istanbul crudele. Più forte e più avvezzo alla vita, Ramazan prenderà il dolce Ali, sensibile e indifeso, sotto le sue ali protettive. Ali e Ramazan, insieme, cercheranno un modo per sopravvivere sapendo di possedere una sola cosa al mondo: l'un l'altro. Un amore tanto puro quanto maledetto sullo sfondo di una Turchia che lotta per la libertà, la tolleranza, il diritto alla diversità.


COSA NE PENSO

È il primo libro che leggo della Mağden, e devo dire che mi è piaciuto molto il suo stile.
La storia di Ali e Ramazan mi ha coinvolta fin dalle prime pagine.
La scrittura si presenta fluida, anche se cruda, il lettore viene trascinato nell'orrore della pedofilia, e nel mondo delle droghe e della prostituzione, senza alcuna censura da parte dell'autrice.  
Alì e Ramazan sono due ragazzi apparentemente diversi l'uno dall'altro, sarà infatti il loro bisogno d'amore ad unirli.
Soltanto insieme, si completano a vicenda come un cerchio perfetto. 
Il punto di forza di questo libro sta nel rappresentare in modo netto e realistico il degrado di una società ipocrita e violenta, dove purtroppo vengono tristemente omesse o taciute alcune infide verità.
Consiglio di leggere questo libro, poiché si tratta di un romanzo doloroso capace di suscitare nel lettore un groviglio di emozioni intense.

Buona lettura!

Recensione a cura di C.L


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