INTERVISTA A SIMONETTA AGNELLO HORNBY

Desidero ringraziare Simonetta Agnello Hornby  per la sua disponibilità mostrata nel concedermi questa intervista. Simonetta Agnello Hornby palermitana di nascita vive a Londra da molti anni. Una delle scrittrici più amate dal pubblico, le sue presentazioni sono sempre affollate, perché è in grado di raccontare e raccontarsi in maniera semplice e diretta. Un successo letterario sempre crescente dal 2002 con “LA MENNULARA” il celebre romanzo che l’ha consacrata al grande pubblico regalandole un sincero affetto da parte di tutte noi diventando uno dei riferimenti del romanzo contemporaneo. Andrea Camilleri aveva detto su di lei: “L’energia vitale di Simonetta Agnello Hornby è un tutt’uno con l’energia trascinante della sua scrittura”,concordo pienamente con questa affermazione del grande e indimenticabile maestro Camilleri un altro mio conterraneo amatissimo dal pubblico.

D: CI RACCONTI IL SUO RAPPORTO CON LA SCRITTURA E COM’È CAMBIATO NEL TEMPO?

R: La scrittura può essere personale e di lavoro. La scrittura personale significa di scrivere a parenti, amici e conoscenti (talvolta con sconosciuti attraverso l’internet). Il contenuto dipende da perché, come e cosa si scrive. Ho sempre scritto lettere. Da piccola scrivevo ai miei cugini e tenevo un diario. Da adolescente scrivevo i compiti di scuola. Da quando, ventunenne, andai a vivere all’estero, ho scritto lettere a parenti e amici. La scrittura di lavoro – sono stata un avvocato di diritto di famiglia – consiste nello scrivere le storie dei miei clienti, nel contesto del processo legale, e dunque veritiere.

D: COSA SIGNIFICA PER LEI SCRIVERE?

R: È un lavoro molto bello, sia lo scrivere da avvocato che da romanziera.  La scrittura dei romanzi è dominata dalla immaginazione, che però deve rispettare i tempi, i posti e i fatti storici. Questi devono essere autentici ed esatti.

D: QUALE DEI SUOI PERSONAGGI LE SOMIGLIA?

R: Nessuno, per quanto io ne sappia. Se scrivo in prima persona, come ho fatto per esempio in UN FILO D’OLIO, VIA XX SETTEMBRE, e NESSUNO PUÒ VOLARE, cerco di attenermi alla realtà e conto sul giudizio di mia sorella, di mia cugina Maria e dei miei figli, per quanto concerne i ricordi condivisi.

D: QUANDO SCRIVE UN LIBRO HA GIÀ TUTTA LA STORIA IN MENTE O LA ELABORA STRADA FACENDO?

R: Si ho tutta la storia in mente. Che però può cambiare mentre lavoro.

D: HA DELLE ABITUDINI PARTICOLARI DURANTE LA SCRITTURA DI UN LIBRO?

R: Nessuna.

D: CHE RELAZIONE C’È TRA LA SCRITTURA E LA SOCIETÀ, CON LE SUE INFLUENZE POLITICHE E CULTURALI? E COME CONVIVONO QUESTI ELEMENTI NELLA SUA SCRITTURA?

R: La scrittura di una storia contemporanea deve tenere in conto la realtà e dunque la società come la vedo io, che include influenze politiche, come la faccio vedere ai miei personaggi, e il tutto fa parte del testo. Se scrivo in prima persona ovviamente ci metterò anche il mio pensiero.

D: TRA LE SUE OPERE HA VOLUTO RACCONTARE ANCHE LA DISABILITÀ. NEL 2015 HA REALIZZATO UN DOCUMENTARIO PER RAI 3 “IO & GEORGE”, UN VIAGGIO TRA LONDRA E LA SICILIA INSIEME A SUO FIGLIO, SUCCESSIVAMENTE HA GIRATO IL DOCUFILM “NESSUNO PUO’ VOLARE”, CHE HA DATO IL TITOLO ANCHE AL LIBRO NEL 2017 (FELTRINELLI). COM’È STATO COLLABORARE INSIEME A SUO FIGLIO IN QUESTO PROGETTO? E SUCCESSIVAMENTE IN ROSIE E GLI SCOIATTOLI DI ST. JAMES EDITO DA (GIUNTI 2018)?

R: La collaborazione tra George ed io è molto bella e costruttiva, sempre nel contesto del rapporto tra madre e figlio, talvolta con disaccordi ma sempre con tanto affetto…

D: ESISTE UN LIBRO CHE HA AVUTO UNA GRANDE INFLUENZA NELLA SUA VITA?

R: La storia di JENJI, il primo romanzo del mondo scritto mille anni fa da lady MURASAKI HARUNOBU (una scrittrice Giapponese) e pubblicato da Einaudi, di cui ho parlato e scritto molto.

D: C’È UNO SCRITTORE O UNA SCRITTRICE ITALIANI O STRANIERI CHE CONSIDERA IL SUO MENTORE?

R: No.

D: COME NASCE LA COLLABORAZIONE TRA LEI E MIMMO CUTICCHIO IN “SIAMO PALERMO”?

R: Ci siamo incontrati all’aeroporto di Palermo tre anni fa e abbiamo fatto amicizia. Abbiamo deciso di scrivere della nostra amatissima città, che abbiamo attraversato in lungo e largo nelle nostre belle passeggiate. Mimmo è un grandissimo artista nonché un uomo di grande cultura, famoso e ammirato nel mondo intero.  La sua Opera dei PUPI È PATRIMONIO IMMATERIALE DELL’ UNESCO.

D: QUALI CONSIGLI DAREBBE A CHI “ASPIRA” A DIVENTARE UNO SCRITTORE O UNA SCRITTRICE?

R: Di scrivere e fare leggere ad amici e parenti quanto scritto, come primi giudici. E poi di mandare ad un editore, senza sperare troppo nel successo, che è raro. Se non trova un editore, gli suggerisco di auto pubblicare le proprie opere sull’internet, su cui potrebbe trovare tanti lettori.

 

Intervista a cura di C.L

 

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