INTERVISTA A PAOLO ARMELLI AUTORE DEL LIBRO: “A FAR L'AMORE COMINCIA TU ”


Cari lettori,

In occasione del primo anniversario della scomparsa di Raffaella Carrà, ho deciso di ricordare l'artista con un intervista a Paolo Armelli autore del libro “A far l'amore comincia tu” edito da Blackie Edizioni.

Paolo Armelli è nato ad Arzignano, in provincia di Vicenza, nel 1988. Ha studiato traduzione letteraria, e non ha mai tradotto una pagina in vita sua. Ha sempre saputo di voler scrivere, perciò ha sempre saputo che non avrebbe mai visto un contratto a tempo indeterminato. Fin da bambino lo hanno attirato le storie, le dive, il cioccolato e i lavori che non sembrano seri ma lo sono eccome. Oggi scrive di libri, serie tv, spettacolo, costume e società per riviste come Wired, 
Vogue, Vanity Fair, Donna Moderna, Link e altre. Nel 2020 ha cofondato QUiD Media, una piattaforma di informazione e cultura Lgbtq+ che è un profilo Instagram, una newsletter e un podcast, e dallo stesso anno è codirettore artistico del MiX Festival Internazionale di Cinema Lgbtq+ e Cultura queer. Nel tempo libero cerca di capire come si fa ad avere del tempo libero. Questo è il suo primo libro.


D: CHI È PAOLO E COME È NATA LA TUA PASSIONE PER LA SCRITTURA? 

R: Mi è sempre piaciuto scrivere perché prima ancora ho sempre amato leggere. Ho iniziato alle scuole medie a essere un lettore fortissimo, prima molta fantascienza, poi i classici italiani e infine davvero di tutto. Ho anche sempre coltivato il sogno di scrivere racconti ma poi mi sono dedicato per lo più alla scrittura giornalistica. L’arte di Raffaella Carrà è il mio primo libro e chissà, forse ha rotto un blocco che avevo.

D: QUALI SONO I TUOI AUTORI PREFERITI?

R: Se devo scegliere solo un nome direi sicuramente Virginia Woolf, di lei amo tutto. Il mio romanzo preferito è sicuramente La signora Dalloway, ma anche i suoi racconti mi dicono sempre qualcosa di nuovo ogni volta che li leggo, così come le sue pagine diaristiche. Tra gli altri miei preferiti Italo Calvino, Peter Cameron, Michael Cunningham, Jesmyn Ward.

D: COME NASCE “L’ARTE DI ESSERE RAFFAELLA CARRÀ, - UN MANUALE PER ESSERE LIBERI, FELICI E RUMOROSI. E FAR L'AMORE CON CHI HAI VOGLIA TU”?

R: Questo libro nasce dopo che Blackie Edizioni nel 2021 aveva pubblicato L’arte di essere Bill Murray. Volevano replicare lo stesso formato con dieci regole per cui ispirarsi a un personaggio famoso, questa volta italiano e hanno scelto un’icona che più grande non si poteva: Raffaella Carrà, appunto. Io sono salito a bordo con grande entusiasmo, lavorando sugli archivi dei giornali, quelli della Rai, sugli spezzoni ritrovati su YouTube: volevo scavare in un immaginario davvero collettivo e in qualche modo universale.

D: UN OMAGGIO BELLISSIMO AD UN’ICONA CHE HA ATTRAVERSATO NON SOLO LE EPOCHE, MA ANCHE I CUORI DI MILIONI DI PERSONE. QUALE È STATA LA DIFFICOLTÀ MAGGIORE DURANTE LA STESURA DI QUESTO LIBRO?

R: Forse la difficoltà maggiore è stata il tempo: ho avuto pochi mesi a disposizione per ripercorrere quella che è stata una carriera davvero longeva, dalla fine degli anni Sessanta a oggi, ma soprattutto per rendere degno omaggio a una donna che è stata un caleidoscopio di idee, talenti, messaggi. 

D: PER QUESTO LIBRO SONO INTERVENUTI MOLTI PERSONAGGI NOTI DELLO SPETTACOLO E COLLEGHI DI RAFFAELLA: LAILA AL HABASH, GIOVANNI BENINCASA, DANIELA COLLU, VANESSA INCONTRADA, VLADIMIR LUXURIA, MICHELE MASNERI, ROSSELLA MIGLIACCIO, RAQUEL PELÁEZ, MARINETTA SAGLIO ZACCARIA, THIERNO «BILLO» THIAM, ALESSANDRO ZAN. DIAMO UN ASSAGGIO DEL LIBRO, QUALE PARTE SCEGLI?

R: Tra gli interventi che queste persone con grande generosità hanno voluto consegnarmi sicuramente quello di Giovanni Benincasa, suo autore storico, è molto toccante perché racconta di un disponibilità senza pari da parte di Raffaella Carrà, che letteralmente trasformava la vita di coloro nei quali individuava talento e professionalità. Ma anche quello di Laila Al Habash è interessante: lei è una giovanissima cantante indie che ha un vero e proprio altarino dedicato a Carrà, a simboleggiare quanto davvero lei sia stata e sia un idolo che supera i confini tra le generazioni.

D: SE DOVESSI SCEGLIERE UN SOLO AGGETTIVO PER DESCRIVERE RAFFAELLA, QUALE SAREBBE?

R: Direi sicuramente: libera.

D: PROGETTI PER IL FUTURO?

R: In queste settimane sto girando l’Italia a promuovere il libro, ricominceremo dopo l’estate e probabilmente ci sarà qualche tappa anche all’estero. Poi tornerò a concentrarmi ai miei progetti di scrittura diciamo professionali, dai miei articoli al podcast, ma chissà magari prima o poi ci sarà un altro libro.

Ringrazio Paolo Armelli per la sua disponibilità nel rispondere alle mie domande.



SINOSSI

Raffaella che canta, balla e brilla. Che lotta, ride e si commuove. Raffaella che rischia, che sbaglia. Che sceglie, sempre. Ognuno ha la sua Carrà, un motivo per cui volerle bene. È l’eredità più grande di un’artista che, credendo fermamente in sé stessa, ha dato fiducia e ha liberato tutti quanti. Questo libro è un viaggio nella sua vita e nei suoi insegnamenti, affrontato anche attraverso i ricordi di chi ha lavorato con lei e le ha voluto bene. Con un ambizioso obiettivo: prendere un po’ della sua indipendenza e leggerezza, e farle nostre. Perché la grandezza di Raffaella Carrà andava ben oltre il suo immenso talento (espresso nei brani che hanno fatto la storia, raccolti nel cd Joy, come: Ballo Ballo, Pedro, Rumore, Tuca Tuca, A far l'amore comincia tu). L’opera d’arte era lei, quello che riusciva a trasmettere con il suo modo di stare al mondo. "L’arte di essere Raffaella Carrà" celebra una donna straordinaria attraverso dieci piccole «regole». Per imparare a dare valore alla propria persona, soprattutto quando gli altri non lo fanno. A mettersi in gioco e non avere rimpianti. Ad amare la propria unicità. Per vivere tutti un po’ meglio. Con o senza paillettes


Ph by Alan Pasotti

Intervista a cura di C.L

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