RECENSIONE DEL LIBRO: LE MEDUSE NON HANNO ORECCHIE DI ADÈLE ROSENFELD


In libreria e sugli store online dal 23 maggio 2023 Piemme

NOTE SULL' AUTRICE

Adèle Rosenfeld nata a Parigi nel 1986, a 35 anni pubblica il suo primo romanzo, Le meduse non hanno orecchie, finalista al premio Goncourt opera prima e in corso di traduzione in tutti i principali paesi europei. Prima di dedicarsi alla scrittura ha lavorato per dieci anni in editoria. Anche lei, come Louise, la protagonista del romanzo, è parzialmente sorda dalla nascita.

SINOSSI

Louise è nata sorda da un orecchio, e con l'altro che funziona a malapena. Così ha vissuto i primi trent'anni della sua vita, sul crinale tra sordità e "normalità", nascondendo con i capelli l'apparecchio acustico che le sta abbarbicato sull'orecchio ancora sano come un piccolo cavalluccio marino. Trent'anni passati a fare le cose che fanno tutti gli altri - quelli "normali" - eppure trent'anni passati al margine di tutto, a capire male o a fingere di aver capito, a sperare che l'interlocutore non nasconda le labbra con la mano, a preferire di essere considerata stupida dalla maestra di inglese piuttosto che sorda , e a benedire le serate nei bar rumorosi dove, per qualche ora, sono tutti un po' duri d'orecchie. E soprattutto trent'anni passati a vivere più in un mondo immaginato che in quello reale, in cui spesso è la fantasia a riempire i buchi lasciati dal non aver sentito bene . Una pagina dopo l'altra, navighiamo con Louise le insidie e le sorprese di un mondo che, per lei, è semplicemente più difficile, più incomprensibile, più complicato che per tutti gli altri: eppure Louise lo attraversa con leggerezza e ironia, aiutandosi con la fantasia, l'amicizia, l'amore. E non lasciandosi definire dalla sua disabilità, ma piuttosto cercando di essere lei a definirla: come una medusa, che non ha orecchie ma si muove più leggiadra di ogni altra creatura nel mare.

COSA NE PENSO

Gli elementi che mi hanno maggiormente colpita in questo romanzo e istintivamente fatto tenerezza sono, lo stato d'animo in perenne tumulto di Louise una ragazza sorda con le sue pantomime, e la sua scarsa autostima.
Non nego che ci sono pagine in questo libro, in cui fa male vedere l'indifferenza del mondo che la circonda. Viene da chiedersi ..Chi decide cosa è normale? 
Fortunatamente, c'è un personaggio in questo romanzo che spicca più di altri per la sua sensibilità, sto parlando di Thomas. Trovo che lui sia pura poesia nella vita di Louise. Un personaggio costruito attentamente, che valorizza in maniera positiva e significativa molti aspetti inediti caratteriali della stessa Louise.
Tutti gli altri personaggi, sono altresì interessanti a modo loro.
In conclusione, Adèle Rosenfeld ci mostra la verità nuda e cruda per quella che è, il sordo non sente, l'udente non ascolta. 
Consiglio a tutti di leggere “Le meduse non hanno orecchie" perché, sensibilizzare e capire l'altro è la chiave dell'uguaglianza e della fratellanza, e ricordiamoci sempre che siamo tutti uguali nessuno escluso.


Recensione a cura di C.L

© Riproduzione riservata 



Commenti