con grande piacere do il benvenuto nel mio blog a Elisa Sordi, giovane scrittrice self publishing e libraia appassionata.
Classe 2004, ciociara DOC.
Potete seguirla e scoprire il suo mondo anche attraverso i suoi canali social, Eliza Bookstone è il suo pseudonimo su Instagram.
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D. COME NASCE IL TUO AMORE PER LA SCRITTURA E IN CHE MOMENTO HAI
CAPITO CHE VOLEVI DIVENTARE UNA SCRITTRICE?
R. Ricordo di aver sempre avuto la penna in mano. Paradossalmente, anche quando ancora non sapevo scrivere, andavo in giro per casa a fare scarabocchi che per me assomigliassero agli “scarabocchi dei grandi”.
Però non sognavo di diventare una scrittrice. Scrivevo per me, e per tanto mi sono accontentata di questo.
Poi, prima della pandemia, ho iniziato a scrivere qualcosa di serio e quando infine mi sono affacciata al mondo del bookstagram, ho pensato di buttarmi in questa avventura che a oggi mi ha regalato tanto.
D. ESSERE LIBRAIA TI ESPONE OGNI GIORNO A TANTI LIBRI: IN CHE MODO
QUESTO INFLUENZA IL TUO MODO DI SCRIVERE?
R. Di sicuro alimenta la mia immaginazione, ma non direi che sta influenzando di molto il mio modo di scrivere.
D. QUAL E' STATO IL MOMENTO PIU' DIFFICILE DEL TUO PERCORSO DA AUTRICE EMERGENTE E COME LO HAI SUPERATO?
R. I momenti peggiori sono stati quelli legati ad alcuni “disguidi” nati tra me e determinati professionisti del settore che non si sono rivelati adatti al mio modo di lavorare e alle mie storie.
Con l’esperienza e affidandomi finalmente a persone giuste, sono riuscita a superare questi piccoli incidenti di percorso.
D. C'E' UN LIBRO (DI UN ALTRO AUTORE) CHE AVRESTI VOLUTO SCRIVERE TU? PERCHE'?
R. Tanti e nessuno. A volte mi capita di pensare “Ah, se avessi scritto io
Orgoglio e Pregiudizio”, ma poi penso anche che se avessi scritto io alcuni dei miei libri preferiti, di sicuro non sarebbero stati esattamente come li conosciamo noi oggi. E altre volte, penso che sia bello semplicemente godere di questi capolavori e dedicarsi a scrivere storie del tutto nuove.
D. NEL TUO LAVORO IN LIBRERIA,HAI NOTATO CAMBIAMENTI NEL MODO IN
CUI I LETTORI SI AVVICINANO AI LIBRI? COSA LI CONQUISTA OGGI?
R. Di certo il mercato e i lettori cambiano col passare del tempo, ma alcuni “pattern”, se così vogliamo cambiarli, sembrano non mutare nel tempo. I lettori vengono conquistati dagli stessi libri da cui venivano catturati anni fa: dai libri di cucina, fino alla narrativa generale. Magari sono nati alcuni fenomeni, si sono aggiunti nuovi generi, ma il lettore che va in libreria a cercare “Il fu Mattia Pascal” lo fa come quello che lo ha cercato dieci, venti e trent’anni fa.
D. COME RIESCI A CONCILIARE LA TUA VITA DA LIBRAIA CON IL TEMPO,
L'ISPIRAZIONE E LA DEDIZIONE CHE RICHIEDE LA SCRITTURA?
R. Avendo aperto da poco, devo dire di aver accantonato per un po’ l’attività di scrittura. O, più precisamente, ci sto dedicando meno tempo del solito, ho ridotto i momenti che di solito dedicavo ai miei lavori, ma conto di riprendere la mia solita routine non appena mi sarò abituata al cambiamento che mi ha colta a partire dal primo giugno, quando ho inaugurato L’angolo della libraia.
D. COSA SPERI CHE RESTI NEL CUORE DEI LETTORI UNA VOLTA CHIUSA
L'ULTIMA PAGINA DEI TUOI LIBRI?
R. L’idea che credere nei propri sogni ripaga sempre. Nei miei libri i sogni sono sempre un punto centrale delle vicende dei protagonisti e se c’è un messaggio che vorrei arrivasse più degli altri è proprio questo: credete in voi stessi e nei vostri sogni, sempre!
Ringrazio Elisa per la sua disponibilità nel rispondere alle mie domande.
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