RECENSIONE DEL LIBRO: IL QUADERNO DELL'AMORE PERDUTO DI VALÉRIE PERRIN



Valérie Perrin è una scrittrice, fotografa e sceneggiatrice francese.
Nel 2015 esce il suo primo romanzo, Il quaderno dell'amore perduto (Les Oubliés du dimanche), che ha ricevuto 13 premi, tra cui Prix du premier roman de Chambéry 2016, le prix Chronos 2016, le Choix des libraires 2018 ed è stato tradotto in Italia nel 2016 (arrivando nel settembre 2020 al terzo posto della classifica della narrativa straniera grazie al successo del suo successivo libro) e in Germania nel 2017.
Anche il suo secondo romanzo Cambiare l'acqua ai fiori (Changer l'eau des fleurs), pubblicato nel 2018, ha ricevuto diversi premi tra cui il prix Maison de la Presse che premia un'opera scritta in francese per il vasto pubblico.


SINOSSI

La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l'una uguale all'altra. Segnata dalla morte dei genitori.
Dopo un incontro speciale Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l'amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d'impugnare la penna per scrivere il proprio destino?


COSA NE PENSO 

Il punto di forza di questo romanzo è la sensibilità e l'arte poetica di Valérie Perrin, per come ha saputo descrivere con delicatezza e profondità l'amore sotto ogni aspetto, ma soprattutto la solitudine degli anziani che vivono nelle case di riposo.
Il quaderno dell'amore perduto ci conduce per mano in un mondo semi sconosciuto e spesso ignorato dalla società moderna.
La solitudine un dolore sordo e malinconico che accompagna le persone anziane  giorno dopo giorno nell'ultimo capitolo della loro esistenza.
Il romanzo ci porta tra le mura della casa di riposo, “Le Ortensie”, di Milly un piccolissimo villaggio Francese.
In questo luogo dimenticato, incontriamo Justine Neige, una giovane aiuto infermiera diversa dalle altre sue colleghe perché piuttosto che godersi la sua giovinezza, preferisce rimanere oltre le sue ore lavorative in compagnia dei residenti delle Ortensie, ed è proprio lì che Justine farà un incontro speciale.
Ho sempre pensato a Justine come una foglia che si muove leggiadra e silenziosa nelle vite degli altri.
Sarà lei infatti, la voce narrante della vita di Hélène Hel, un'anziana signora, ultra novantenne la quale diverrà un pilastro fondamentale nella vita della ragazza, a tal punto da spingerla a scrivere la sua storia in un quaderno azzurro proprio come i suoi occhi.
La vita di Hélène nel bene o nel male e la sua relazione con il suo amato Lucien Perrin cattura, stravolge ed emoziona fino alle lacrime. Un'amore in grado di fare vibrare l'anima a chiunque legga la loro storia, forse perché i due amanti resteranno eternamente legati dal filo rosso del destino oltre il tempo e le distanze che li separa.
Sono assolutamente d'accordo con quanto è stato scritto nella aletta anteriore del libro : “Il quaderno dell'amore perduto è un romanzo destinato a restare a lungo nel cuore di tutti i lettori che credono nel potere dei ricordi e dell'amore”
Consigliatissimo.
Buona lettura!


Recensione a cura di C.L

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