RECENSIONE DEL LIBRO: AMURI DI CATENA FIORELLO GALEANO





NOTE SULL' AUTRICE 

Catena Fiorello Galeano ha pubblicato: 
Nati senza camicia. Venti interviste a grandi imprenditori e personaggi famosi che hanno cambiato il loro destino con la sola forza di volontà, Milano, Baldini & Castoldi, 2003. 
Picciridda, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2006. 
Casca il mondo, casca la terra, Milano, Rizzoli, 2012. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Ricordi, sogni e ricette di una famiglia come tante. La mia, Milano, Rizzoli, 2013.Un padre è un padre, Milano, Rizzoli, 2014. L’amore a due passi (2016), Picciridda (2017) e Tutte le volte che ho pianto (2019). Nel 2020 è uscito il primo capitolo della saga delle “Signore di Montepepe”, Cinque donne e un arancino, rimasto per settimane in testa alle classifiche. A gennaio 2022 uscirà il secondo, attesissimo volume.

SINOSSI

Si torna sempre nei posti dove siamo stati felici, ma a volte è difficile farlo, Isabella lo sa… A trentacinque anni, un matrimonio in crisi con Giulio, e troppi perché alle spalle, Isabella vuole raggiungere quel luogo lontano in cui è stata davvero serena per l’ultima volta. Con gli occhi socchiusi riesce a ritrovare la lei bambina, ospite a casa dei nonni. Da quel punto alto, affacciata alla finestra, il mondo sembra un sogno dolcissimo. Arriva il giorno tanto atteso, quello in cui riceve la prima bicicletta. Sono tutti in giardino, lei, mamma, papà con sua sorella Adele in braccio, e i nonni, orgogliosi in un angolo. Poche ore dopo in quel quadro armonioso si rompe un equilibrio. Senza un motivo apparente i suoi decidono di rientrare in città. Lacrime, urla, e rabbia nel cuore. Perché è accaduto? Perché tutta quella fretta? Gli adulti non rispondono e, peggio, si allontanano fra loro. La famiglia intera deflagra, fino alla separazione dei genitori. È con questo bagaglio di dolore che Isabella parte, dopo venticinque anni, alla volta di Arcudi. La scusa è prendersi una pausa per salvare il suo di matrimonio, su quell’isola dove tutto è ardore, natura selvaggia e silenzio. Al duecentodiciottesimo scalino trova la pensioncina di Santa, e lì ogni cosa prenderà una piega inaspettata, ristabilendo verità e sotterfugi. L’incontro con Daniel, un chitarrista filosofo con l’ambizione della scrittura, la aiuterà a capire cosa le manca davvero. Si nutriranno a vicenda dei propri dubbi, in una dinamica inesplorata che insegnerà a Isabella ad accettare alcune amare rivelazioni. A cominciare dai racconti di Teresa, una donna che conosce bene la sua storia, passando per le richieste di un rampante avvocato che vuole farle vendere la proprietà di famiglia, fino ad arrivare a Sveva, l’amica sincera che le mancava. E intanto, tra un’escursione in barca, una camminata verso le alture del vulcano, e un tramonto capace di togliere il fiato, Isabella e Daniel si avvicinano pericolosamente, ma il pensiero di Giulio è sempre fermo lì, nell’anima. In questo ottovolante di emozioni, Isabella compirà il viaggio più bello, quello dentro se stessa, e scoprirà che l’amuri, l’amuri vero, anche quando è perduto può fare ancora del bene.

COSA NE PENSO 

Questa estate ci pensa Catena Fiorello a regalarci una storia che può fare la differenza nei cuore dei lettori.
Gli ingredienti in questo suo nuovo romanzo ci sono tutti, amore, dolore e rinascita.
Isabella è una trentacinquenne apparentemente realizzata, ma in realtà la sua vita procede su un binario morto da troppo tempo oramai. 
Ciò di cui lei ha veramente bisogno è di ritrovare se stessa e la serenità perduta ma soprattutto sente la necessità di salvare quel che rimane del suo matrimonio con Giulio, un uomo dal temperamento algido e anaffettivo .
Oltre a conoscere Isabella conosceremo anche altri personaggi molto interessanti, le cui vite viaggeranno parallele alla sua.
A fare da cornice a questo bel romanzo ci penserà la selvaggia isola di Arcudi.
L'isola sarà in grado di dare ad Isabella ciò di cui lei ha davvero bisogno. Arrivata sull'isola farà nuovi incontri del tutto inattesi e ci sarà anche qualcuno pronto a darle tutto l’amore di cui ha bisogno. 
In poche parole i colpi di scena non mancheranno.
Non voglio svelarvi troppo ma ci tengo a caratterizzare alcuni elementi a mio parere indispensabili da sottolineare.
Per quanto riguarda gli altri personaggi trovo che Franca la madre di Isabella, nonostante sia una donna dal carattere orgogliosamente ostinato in verità è più fragile di quanto lo si pensi.
Un personaggio che mi ha colpita in particolar modo è stata quello di Sveva. Una donna che ha fatto della solitudine il suo rifugio, in più passaggi si percepisce la grandezza della sua anima.
E poi a fare breccia nei cuori delle lettrici ci penserà il bel Daniel.
E poi ancora.. troviamo Saro che non ha mai dimenticato il suo passato sull'isola.
Infine, c'è un altro personaggio non meno importante e che va ricordata proprio per la sua indole Amurusa, cioè amorevole, mi riferisco a Santa,  la quale ricorda un'altro personaggio nato sempre dalla penna dell'autrice sto parlando di Rosa (la protagonista del libro Cinque donne e un arancino, le signore di Monte Pepe).
In questo romanzo i personaggi sono davvero tanti e tutti da scoprire.
In Amuri non conoscerete soltanto l'accoglienza della gente dell 'isola di Arcudi, ma sentirete anche il profumo di salsedine che circonda l'isola misto ai profumi della terra e l'inebriante forza dell'amore che si muove lento ma passionale come un tango che unisce i corpi dei due amanti.
In sintesi, la morale di questo libro sta nella consapevolezza che non è e non deve essere un atto di fede, ma una conseguenza della conoscenza di se. 

«Amuri amuri,e chi m'hai fattu fari?
E m'hai fattu fari ’na ’ranni pazzia!
Lu Patri Nostru m'hai fattu scurdàri
E la megghiu parti di l' avi Maria
Amuri,amuri...»

(frasi tratte dal brano Amuri amuri interpretata da Adele Tirante, canzone che la stessa autrice invita all'ascolto durante la lettura del suo romanzo.)

Buona lettura!

Recensione a cura di C.L 

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