“LA SENTENZA PERFETTA”- INTERVISTA ALLA SCRITTRICE ESORDIENTE ROSALIA ALBERGHINA


Cari lettori,

Ospite del blog di oggi è Rosalia Alberghina, un'autrice esordiente e bookstagrammer. Rosalia Alberghina, nata a Palermo nel 1980, è un avvocato penalista, moglie e mamma di due bambini, Stefano e Arianna.
È una gran divoratrice di libri e ama scrivere sin da quando aveva circa 9 anni. 
“La sentenza perfetta. I casi dell'avvocato Amato” è il suo romanzo d'esordio edito da Porto Seguro Editore.
Il libro è disponibile nelle librerie e nei bookstore online a partire dal 15 ottobre 2021. 
È risultata prima classificata nella sezione narrativa a tema, organizzata dall'associazione L'anfora di Calliope, con un racconto inedito sull'amicizia. Ha pubblicato altresì un racconto con la Guida Editori in una raccolta di racconti a tema quarantena.




D: AVVOCATO, APPASSIONATA DI LIBRI: CHI È ROSALIA?

R: Una persona che cerca sempre di migliorarsi, come donna, come professionista, come mamma. Mi piace dire che faccio l'avvocato, non che sono un avvocato. È una professione che amo ma che non mi definisce come persona. Non riesco a stare mai ferma, mi piace dedicarmi a tante attività, mi fa stare bene.


D: QUANDO HAI LETTO IL PRIMO LIBRO?

R:A 8 anni mi pare. Il diario di Anna Frank è uno dei primi che ricordo. Mia nonna Pina aveva l'abitudine di regalare ai nipoti dei libri. È un ricordo prezioso che ho di lei ed è una passione che non mi ha mai abbandonato e che spero di trasmettere ai miei figli.


D: ESISTE UN LIBRO CHE HA AVUTO UNA GRANDE INFLUENZA NELLA TUA VITA?

R: Uno solo no, ma vari. Sicuramente i classici hanno influenzato la mia passione per la lettera e per la scrittura. Da ragazza amavo Andrea De Carlo, Wilde  e Shakespeare. 


D: QUANTO C'È DI TE IN QUESTO LIBRO?

R: Di me c'è inevitabilmente tanto, soprattutto come avvocato. Giulia, la mia protagonista, ha il mio modo di affrontare la professione con passione, serietà, studio e, ahimè a volte, con troppo coinvolgimento emotivo. Anche se con gli anni ho imparato a tenere fuori il lavoro il più presto dalla mia vita personale.


D: QUAL' E IL PROSSIMO PASSO DI GIULIA?

R:Spero che Giulia abbia un futuro letterario. Io sto già scrivendo il seguito del romanzo. Al momento ho concepito la storia di Giulia come una trilogia, poi chissà. Se dovesse piacere, se i lettori avessero voglia di leggere ancora di Giulia io sono qui. Scrivere per me è vitale, l'apprezzamento dei lettori è linfa.


D: C'È UN EPISODIO IN PARTICOLARE CHE TI HA ISPIRATO PER QUESTA STORIA? 

R: Sì. Mi riferisco a un processo che ho patrocinato tanti anni fa e che mi ha coinvolto molto. È narrato incidentalmente nella storia, ma mi ha ispirato a raccontare la storia di un avvocato penalista donna, della sua professione e delle difficoltà di conciliare lavoro e vita privata.


D: C'È QUALCOS'ALTRO CHE VUOI AGGIUNGERE.. CHE  VORRESTI DIRE AI TUOI LETTORI?

R: Spero che leggendo il mio romanzo possano appassionarsi a Giulia, alla quale sono molto legata. Se riesco suscitare emozioni durante la lettura, allora vuol dire che qualcosa di buono l'ho scritto.



Ringrazio Rosalia per essere stata mia ospite.



Intervista a cura di C.L


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