RECENSIONE DEL LIBRO: IL PRIMO CAFFÈ DELLA GIORNATA DI TOSHIKAZU KAWAGUCHI



NOTE SULL'AUTORE

Toshikazu Kawaguchi, nato a Osaka nel 1971.In Giappone lavora come sceneggiatore e regista. Con Finché il caffè è caldo (Garzanti, 2020), suo romanzo d’esordio, ha vinto il Suginami Drama Festival. A questo successo segue Basta un caffè per essere felici (Garzanti, 2021), il secondo volume sulla caffetteria speciale.

SINOSSI

Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. È una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo intenso e avvolgente, capace di evocare emozioni andate. Di far rivivere un momento del passato in cui non si è riusciti a dar voce alle emozioni più profonde e sentite o si è arrivati a un passo dal deludere le persone più importanti. Per vivere questa esperienza unica, basta seguire poche e semplici regole: accomodarsi al tavolino che si preferisce e gustare il caffè con calma, un sorso dopo l'altro. L'importante è fare attenzione che non si raffreddi. Per nessuna ragione. Gira voce che cose inimmaginabili accadano a chi lascia anche una sola goccia, gelata, nella tazza. Non è un caso che entrare in questa caffetteria non sia per tutti. Solo chi ha coraggio e sente il bisogno di mettersi in gioco, può farsi avanti e rischiare. Proprio come Yayoi, che, privata dell'affetto dei genitori quando era ancora molto piccola, non sa bene come accogliere e accudire una nuova vita. O Hayashide, la cui carriera sfavillante, costellata di successi, non gli ha dato modo di accorgersi della felicità che ha sempre avuto a portata di mano. O ancora Reiko, che non ha mai saputo chiedere scusa all'amata sorella e ora si sente schiacciata dal senso di colpa, bloccata in un eterno presente dove ogni giorno è identico al successivo. E Reiji, per cui una frase semplice come “ti amo” rappresenta ancora un ostacolo invalicabile. Ciascuno vorrebbe poter cambiare quello che è stato. Riavvolgere il nastro e ricominciare da capo. Ma cancellare il passato non è la scelta migliore. Al contrario, ciò che conta è imparare dai propri errori per guardare al futuro con ottimismo, senza pensare alle occasioni mancate. Perché ci saranno sempre nuove possibilità di inseguire la vita che si desidera.

COSA NE PENSO

Per chi ha conosciuto i protagonisti dei due romanzi precedenti sarà un ritorno diverso.
Questa volta la caffetteria è cambiata, siamo ad Hakodate e non più a Tokyo.
Si narra come nei volumi precedenti  che ,bevendo un caffè nella caffetteria di Yukari Tokita, sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata.
Ma c'è una regola da rispettare.. Finché il caffè è caldo.

“Una volta tornati nel passato,non si può comunque fare niente per cambiare il presente.”

È davvero una regola incredibile? Allora perché fare un viaggio nel passato? La penna acuta di Kawaguchi cerca di elaborare il dolore sotto ogni aspetto, sovrapponendo due elementi fondamentali la razionalità e l'  irrazionalità della mente umana in questi casi.
La trama surreale ci porta a riflettere sul senso della vita. Un' opera come dicevo prima di pura fantasia,ma incredibilmente emozionante.
Il personaggio di Sachi, la figlia di Kazu mi ha colpita particolarmente, per la sua spiccata capacità di vedere nel cuore della gente. In questa nuova avventura, conosceremo le vite di Yayoi, Yukita, Reiko, Todoroki,Setsuko, Reiji e Nanako.
Storie che si riscontrano nella realtà di tutti i giorni, ma forse proprio per questo ogni lettore può immedesimarsi facilmente nei protagonisti.
Una storia originale ed insolita.
Consigliato!

Buona lettura!


Recensione a cura di C.L


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