INTERVISTA A MICHELA ZANARELLA, AUTRICE DEL LIBRO “RECUPERO DELL' ESSENZIALE”


Cari lettori,

L' ospite di oggi è Michela Zanarella, giornalista, autrice di libri di narrativa e testi per il teatro, è redattrice di Periodico italiano Magazine e Laici.it. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, arabo,spagnolo, rumeno, serbo, greco, portoghese, hindi, cinese e giapponese. 
È tra gli otto co-autori del romanzo di Federico Moccia “La ragazza di Roma Nord” edito da SEM. 
Dopo il fortunato “Le parole accanto” pubblicato con Interno Poesia nel 2017, a distanza di cinque anni esatti, Michela Zanarella torna in libreria con ‘Recupero dell’essenziale’ Interno Libri, progetto editoriale di Interno Editoria, casa editrice che ha fondato e gestisce il marchio Interno Poesia Editore. ‘Recupero dell’essenziale’ prende forma dal mistero delle coincidenze. Il libro è il frutto di un recupero di poesie andate perdute, ritrovate con l’aiuto di alcuni amici dell’autrice. La raccolta, con prefazione di Dante Maffia e postfazione di Anna Santoliquido, è dedicata all’amica Marcella Continanza, voce nota della poesia contemporanea, ideatrice del Festival della Poesia Europea di Francoforte sul Meno, scomparsa il 29 aprile 2020. 


D: CI VUOI RACCONTARE CHI SEI, COSA FAI NELLA VITA?

R: Sono nata a Cittadella in provincia di Padova nel 1980. Ho vissuto fino al 2007 con la mia famiglia a Campo San Martino, piccolo paese della provincia di Padova, nel cuore della pianura padana. Per amore mi sono trasferita a Roma e dal 2010 vivo a Monteverde, quartiere in cui hanno vissuto grandi nomi della letteratura come Pier Paolo Pasolini, Gianni Rodari, Giorgio Caproni. Quando mi trovavo in Veneto lavoravo in una azienda di commercio delle carni come amministrativa. Ora mi occupo di comunicazione e relazioni internazionali, sono giornalista pubblicista e collaboro con la redazione di Periodico Italiano Magazine e Brainstorming Culturale. 


D: COM' È NATA LA TUA POESIA E COME DEFINIRESTI IL TUO STILE?

R: Ho iniziato a scrivere dopo un tragico incidente stradale al quale sono sopravvissuta. La poesia è arrivata in modo inaspettato, unico, come un dono. Molto probabilmente dovevo iniziare un percorso di conoscenza interiore e la poesia era lo strumento ideale per compiere questa esperienza. Ho iniziato a pubblicare i primi versi in alcuni blog e forum di poesia, mi sono fatta conoscere partecipando attivamente nel web e anche attraverso i concorsi letterari. Nel 2006 è arrivata la pubblicazione della mia prima raccolta “Credo” con un’associazione culturale calabrese. Da allora ho sempre continuato a scrivere e al momento ho pubblicato diciassette libri, alcuni anche all’estero. Definirei il mio stile classico, ma con una sua attualità. Sono legata alla tradizione della poesia che si nutre di metafore, similitudini, assonanze, immagini, ritmo, ma mi piace sperimentare cercando di puntare ad una scrittura riflessiva, molto meditativa. 


D: CI SONO POESIE CHE NON POTRESTI MAI FARE A MENO DI RILEGGERE?

R: Si, amo le poesie di Emily Dichinson, la rileggo spesso, perché la considero poetessa autentica, voce inimitabile. I suoi componimenti brevi e privi di punteggiatura rispecchiano il mio concetto di poesia che abbraccia il cosmo nell’essenzialità. 


D: SE DOVESSI ILLUSTRARE IL CONTENUTO DELLA RACCOLTA AD UN POTENZIALE LETTORE, COME LO RIASSUMERESTI?

R: La mia raccolta affronta molteplici tematiche di valore universale: troviamo l’amicizia, l’amore, la memoria, il tempo, la natura, l’esistenza. E’ un viaggio di esplorazione tra emozioni e sentimenti, luci ed ombre, in cui ognuno può riconoscersi. Alcune esperienze possono coincidere con il percorso di chi legge, inoltre le dediche ai poeti del passato possono diventare un modo originale per approfondire meglio le loro opere.  


D: QUALI AUTORI HANNO INDIRIZZATO E INFLUENZATO MAGGIORMENTE LA TUA
FORMAZIONE POETICA?

R: Come ho già accennato prima, sicuramente Emily Dichinson è un riferimento per la mia scrittura. Più la leggo e più mi appassiono al suo mondo, la trovo attuale e potente, le sue parole volteggiano e toccano vette altissime. Amo molto Pier Paolo Pasolini, con il suo stile critico, acuto e pungente, impegnato civilmente. Ci sono diversi autori che apprezzo come: Sandro Penna, Vittorio Sereni, Umberto Saba, e i classici Giacomo Leopardi, Giovanni Pascoli. Ognuno ha una identità poetica riconoscibile. Credo sia fondamentale leggere chi ci ha preceduto per apprendere metodo, bellezza, profondità. Riuscire ad acquisire uno stile proprio è la grande sfida. 


D: COME MAI NELLE TUE POESIE HAI DECISO DI DEDICARE DEI VERSI A ORIANA FALLACI E ALTRI AUTORI DEL PASSATO?

R: Spesso dedico versi ai poeti o agli autori che leggo e approfondisco. Mi sembra interessante fare un percorso parallelo tra le loro opere e la mia scrittura. Diventa uno stimolo per mettermi alla prova. Nel caso di Oriana Fallaci e gli altri inclusi nel volume, le poesie sono nate dopo alcuni contest dedicati, organizzati da alcune associazioni culturali, come Euterpe, di Lorenzo Spurio. Mi piaceva l’idea di recuperare gli omaggi, come feci nel 2017 con la raccolta “Le parole accanto” pubblicata da Interno Poesia. In quell’occasione il libro era diviso in due parti: la prima con gli affetti, i ricordi, le origini, la seconda parte tutta dedicata ai poeti che avevo letto e amato. 


D: HAI ALTRI LAVORI NEL CASSETTO? SE SÌ, PUOI DARCI QUALCHE ANTICIPAZIONE?

R: È appena uscita in Colombia una raccolta bilingue italiano/spagnolo “La verdad a la luz” con Papel y Lapiz, realtà editoriale diretta da Aaron Parodi. Le traduzioni in spagnolo sono a cura di Elisabetta Bagli, poeta, traduttrice, e promotrice culturale italiana, ma residente a Madrid, molto attiva nel panorama letterario internazionale. La prefazione è della docente e autrice Brunhilde Roman Ibáñez, la copertina della pittrice Tatyana Zaytseva. Ho in lavorazione anche una nuova raccolta di poesie, ma è prematuro parlarne. Credo mi dedicherò alla narrativa, avendo da anni un romanzo in sospeso. I progetti non mancano, vedremo cosa mi riserverà il futuro. Non faccio quasi mai previsioni a lungo termine, perché so che tutto può cambiare. Per ora mi dedico ai libri usciti, perché una volta pubblicati inizia il loro percorso. Spero che i lettori colgano l’invito a conoscere la mia poesia.


Ringrazio per aver reso possibile questa intervista Simona Mirabello, addetta Ufficio Stampa di Michela.



COSA NE PENSO

L' autrice nei suoi compimenti rappresenta le esperienze del vivere quotidiano e ne coglie le forti e intime emozioni che investono l'anima.
Di seguito, ho deciso di pubblicare una delle sue poesie a mio parere più significative.
 
«Ci sono notti
che s’inventano stelle sulla pelle
e vorrebbero che la luce fosse un ciliegio
che non smette mai di fiorire
se fosse facile capire che il buio
è un preludio di albe dismesse
coglieremo tutte le ombre
anche le più scompigliate.
Il sole come l’amore non scompare
si muove tra le fronde dentro gli astri
è una tenera presenza che spinge ai talloni del giorno saldo ai sogni scorre tra le curve della luna senza sapere di essere l’eco di una memoria crepuscolare.»

Buona lettura!


Intervista e recensione a cura di C.L

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