RECENSIONE DEL LIBRO: ALL'ULTIMO MOMENTO DI ELIZABETH GASKELL


NOTE SULL' AUTRICE 

Elizabeth Cleghorn Gaskell nasce a il 29 settembre 1810 a Londra. È stata una scrittrice britannica.
In alcuni suoi romanzi (Mary Barton, 1848; Nord e sud, North and South, 1855) si avverte l’eco dei problemi sociali del tempo (il conflitto tra capitale e lavoro, quello tra nord industriale e sud agricolo), che la G. affronta con partecipazione umanitaria. L’opera più nota, Cranford (1853), è uno studio di ambiente provinciale, ora lirico ora ironico. Sono da ricordare anche Ruth (1853), in difesa della parità sociale e sessuale della donna, e un’eccellente biografia di Charlotte Brontë (1857).

SINOSSI

La trama ruota attorno alle vicende di Margaret, una giovane donna di Edimburgo dal carattere forte e dallo spirito indomito, e al suo amore per James Brown, promettente dottore in medicina che gode di grande popolarità nei migliori salotti della capitale. Tuttavia si conosce poco del passato del ragazzo, soprattutto non si hanno notizie dei suoi legami familiari, se non che ha perso la madre «prima di iniziare l'università». Una tale incerta biografia genera sorpresa e scontento nei parenti della ragazza all'annuncio del fidanzamento. Il Professor Frazer, zio e tutore della protagonista, sebbene consapevole di non poter imporsi sulla nipote, ormai maggiorenne, prova a dissuaderla da un matrimonio svantaggioso. Ferma nella sua decisione, Margaret sposa James Brown e lo segue a Londra, dove il dottore comincia a farsi strada nella professione medica. Insieme alle ristrettezze economiche, con il matrimonio arrivano nuove ombre a minacciare la felicità della coppia, legate a un passato che James aveva cercato di tenere nascosto ma che torna a perseguitarlo.

COSA NE PENSO 

Il mini racconto di Elizabeth Gaskell “All'ultimo momento”, appare per la prima volta il 27 novembre del 1858 su «Household Words», la rivista diretta da Charles Dickens con cui la Gaskell aveva iniziato a collaborare nel 1850.
Devo ammettere che non ho mai letto nulla finora di questa autrice, e purtroppo tutte le mie aspettative iniziali sono state deluse dalla trama. Trattandosi di un giallo mi aspettavo una storia ben diversa, intrigante, considerando poi l'epoca in cui la vicenda si svolge, c'è da dire però che la Gaskell ha voluto sperimentare in questo breve racconto una nuova forma di scrittura,con una morale ben precisa che si va man mano svelando solo alla fine.
Sono rimasta molto colpita dalla tenacia della protagonista, considerato tutto sommato il ruolo secondario della donna nell'epoca vittoriana, Margaret piace per la sua intraprendenza. Per il resto i pochi personaggi presenti nell'opera persino il dottor Brown si sono rivelati decisamente monotoni.
Infine, trovo a mio modestissimo parere troppo lunga l'introduzione a cura di Raffaella Antinucci, nonostante sia molto dettagliata e curata nei minimi dettagli.
Consiglio la lettura di questo libro a chi non conosce ancora gli scritti di Elizabeth Gaskell e chissà poi voglia approfondire anche gli altri romanzi di questa autrice.Buona lettura!

Recensione a cura di C.L

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