RECENSIONE DEL LIBRO: I CANNOLI DI MARITES DI CATENA FIORELLO GALEANO




NOTE SULL'AUTRICE 

Catena Fiorello Galeano, ha pubblicato per Giunti con grande successo L’ amore a due passi (2016), Tutte le volte che ho pianto (2019), Amuri (2021), tutti entrati nella TOP TEN delle classifiche. Cinque donne e un arancino (2020) è il primo capitolo della saga “Le signore di Monte Pepe”, a cui ha fatto seguito I cannoli di Marites (2022).
Dal suo romanzo Picciridda (Giunti 2017) è stato tratto l’omonimo film per la regia di Paolo Licata. 

SINOSSI

L'estate è appena finita e le cinque instancabili signore di Monte Pepe si godono il successo della loro rosticceria "Il Regno degli arancini". Dopo aver partecipato alla celebre trasmissione della giornalista e talent scout Octavia Cooper sono diventate delle vere e proprie star, sia in America che in Italia, ma la notorietà non è quello che cercano. Grazie alla profonda passione letteraria di Nunziatina, per cui ogni momento è buono per declamare versi, Monte Pepe sta infatti per trasformarsi nel “Borgo della Poesia e dell'Incanto” e per ospitare un grande scrittore. Ma le citazioni e le letture da Neruda, Pasolini, Dickinson e molti altri, non fermano il lavoro di Rosa, Nunziatina, Maria, Giuseppa e Sarina, anzi, stare dietro alle richieste degli ormai numerosi aficionados sembra una missione impossibile. L' aiuto della sola Cettina, che si è aggregata in seguito, non basta. Ecco che il gruppo si trova costretto a mettere un annuncio per cercare qualcuno che dia loro una mano ai fornelli. Sarà l'occasione per accogliere in squadra una nuova cuoca, Marites, che viene da un paese lontano – le Filippine – eppure rivela un singolare talento per uno dei dolci siciliani più amati: il cannolo... Tra amori inattesi, misteriose lettere minatorie e spiazzanti colpi di scena, le indimenticabili protagoniste di Cinque donne e un arancino tornano a regalarci le emozioni ordinarie ed eccezionali delle loro vite, esistenze che rispecchiano quelle di qualsiasi donna, anche se nelle pagine di Catena Fiorello c'è sempre qualcosa di più. Nelle sue protagoniste vibra la volontà di non nascondersi, di affrontare, prima o poi, le sfide della vita. Con una passione generosa, con un istinto solidale, inclusivo, tanto più necessario quanto più si avvicina la minaccia di tempi ostili.

«Io non merito tanto» disse Marites. «Già siete gentili che mi fate sentire come voi, e no straniera.»
«Straniera?» ripeté Giuseppa. «Cca nuddru è straniero. Semu tutti uguali. E pi mia, o filippina, o africana, o 'miricana, è a stissa cosa.»
«Ca certu» aggiunse Maria «non ci voli 'na laurea pi capillu.»
«Nella nostra terra, cara Marites» concluse Rosa «si ragiuna accussì, e quelli che la pensano diversamente, non li consideriamo nemmeno. Ricorda però che d'ora in poi ci aspettiamo da te i cannoli più buoni del mondo!»

COSA NE PENSO

Dopo il primo capitolo della saga dedicata alle Signore di Monte Pepe “Cinque donne e un arancino” (Leggi qui)
Catena Fiorello ritorna con un nuovo capitolo, “I cannoli di Marites”.
Questa volta, non si parlerà soltanto delle vite delle cinque amiche e socie della rosticceria del “Regno dell'arancino”, ma si affronteranno temi di grande attualità. 
In primis, l'estorsione ai danni dei commercianti e dulcis in fundo “l'accoglienza” nel mondo del lavoro degli immigrati.
C'è un senso della dignità femminile che vuole riscattarsi in queste pagine forte come le sue protagoniste. 
Tra ritorni di fiamma,new entry,sogni da realizzare, e le immancabili delusioni d'amore. 
Anche questa volta la storia promette molto bene. 
In conclusione, una saga tutta al femminile in cui le protagoniste sono donne forti,pronte a tutto per proteggere ciò che hanno a cuore. 
Un inno al potere dell'amicizia e della solidarietà femminile. Monte Pepe, non è solo il borgo degli arancini più famoso della Sicilia, è soprattutto l'incontro perfetto tra poesia e incanto, come suggerisce il cuore a Nunziatina. In attesa, di leggere il prossimo capitolo dedicato alle signore di Monte Pepe. Non mi resta che augurarvi.. Buona lettura!

Recensione a cura di C.L

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