INTERVISTA A SOFIA PIRANDELLO




Cari amici e care amiche,

L'ospite di questa nuova intervista è Sofia Pirandello.
Sofia Pirandello (Roma, 1993) vive e lavora a Milano. Autrice dei romanzi "Candido suicida" (Round Robin, 2018), che ha vinto il Premio Siae “Sillumina” per l’opera prima e per la traduzione negli Stati Uniti, e "Bestie" (Round Robin editore 2022), ha conseguito il Dottorato in filosofia ed è co-fondatrice e membro della rivista d'arte contemporanea TBD - Ultramagazine.



D: IL SUO TRISAVOLO ERA IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA LUIGI PIRANDELLO, FIGURA DI PRIMO PIANO DELLA LETTERATURA ITALIANA DEL NOVECENTO.QUANDO HA CAPITO DI ESSERE PORTATA ANCHE LEI PER LA SCRITTURA?

R: La mia fascinazione per le parole, la lettura e poi per la scrittura, è arrivata molto prima che io potessi comprendere davvero chi è stato Luigi Pirandello. I libri mi sono sempre piaciuti, mi ricordo che provavo invidia per gli adulti, che sapevano leggere quando ancora io non avevo imparato. Credo di dovere questa inclinazione principalmente a mia madre, che è una narratrice molto prolifica, che mi raccontava storie di sua invenzione o che mi leggeva dei libri prima di andare a dormire (ricordo soprattutto Il Mago di Oz, che aveva appassionato entrambe).

D: QUALE È STATA LA DIFFICOLTÀ MAGGIORE DURANTE LA STESURA DEL ROMANZO “BESTIE"?

R: Non credo di aver vissuto difficoltà particolari, a parte quelle che sono per me sempre presenti nella scrittura. Su tutte, forse, la mancanza di tempo da dedicare completamente alla stesura del libro, cercando di trovare un equilibrio con il lavoro, la vita affettiva e familiare, il tempo perso. 

D: L’ASPETTO POSITIVO E QUELLO NEGATIVO DELL' ESSERE UNA SCRITTRICE?

R: In generale, scrivere per me significa tornare spesso sugli stessi passaggi, in un processo che si rivela stancante e complicato, alle volte persino snervante. Sono una persona molto pigra, combatto spesso una lotta intestina fra la parte di me che vorrebbe perdersi nella cura dei dettagli (che comunque vince sempre) e quella che preferirebbe uscire a fare un giro in bicicletta. La cosa più bella è invece la vicinanza che man mano si crea con altre persone che scrivono o che lavorano nel settore.

D: HA DELLE ABITUDINI PARTICOLARI DURANTE LA SCRITTURA?

R: Mi piace scrivere di sera e di notte e ho sempre preferito l’estate, anche per motivi pratici legati alla scansione degli impegni lavorativi durante l’anno. Comincio a buttare giù le mie idee a penna e continuo al computer solo quando ho accumulato una serie di pagine. Pane, cioccolato e una posizione comoda ma contorta, che il giorno dopo rimpiangerò, non possono mancare.

D: CI PARLI DELLE INFLUENZE LETTERARIE CHE HA AVUTO, DEGLI SCRITTORI CHE AMA.

R: Di sicuro ne dimenticherò qualcuno e qualcuna. Ho letto e amato molto la letteratura francese (specialmente André Gide, Raymond Queneau, Marguerite Duras) e quella ungherese (per esempio Magda Szabó, Ágota Kristóf e Sándor Márai). Un libro a cui ripenso spesso è Il Maestro e Margherita di Bulgakov. Tra gli iper-contemporanei, mi sono appassionata ai resoconti romanzati di Oliver Sacks sui casi clinici che seguiva, pensando ai quali ho scritto un paio di racconti.

D: UN LIBRO CHE NON SI STANCHERÀ MAI DI RILEGGERE?

R: Non amo rileggere i libri, ma appunto spesso delle frasi che mi hanno colpita particolarmente e sulle quali ritorno di frequente. In questo senso, penso a tutti i libri di Pavese e di Morante, La lingua salvata di Canetti, Vicino al cuore selvaggio di Lispector, tra quelli che più hanno modificato il mio modo di pensare alla scrittura.

D: PROGETTI PER IL FUTURO?

R: La scrittura fa parte della mia vita anche da un punto di vista lavorativo, quindi in effetti scrivo sempre e continuamente, seppure di volta in volta si tratti di testi o libri molto diversi tra loro. Per rimanere sulla letteratura, ho già cominciato a scrivere altro, ma al momento non so bene in che direzione stia andando questa nuova storia.

Desidero ringraziare Sofia Pirandello per aver risposto alle mie domande.



Intervista a cura di C.L 

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Photo by ©Rosa Cinelli

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