RECENSIONE DEL LIBRO: “LE LINEE STORTE DI DIO” DI TORCUATO LUCA DE TENA.



NOTE SULL'AUTORE

Torquato Luca de Tema (Madrid,9 giugno 1923-1giugno 1999)era nipote del fondatore della rivista Blanco y Negro, creata nel 1891,del quotidiano ABC (1909).
Grazie alla professione del padre, che era un diplomatico, Torquato trascorse alcuni anni della sua giovinezza in Cile, dove iniziò a studiare legge e pubblicò il suo primo libro di poesie a soli diciotto anni. Tornato a Madrid si laurea in Giurisprudenza e comincia la sua carriera professionale nel giornalismo.
È stato un corrispondente permanente della stampa a Londra durante la seconda guerra mondiale, Washington,Medio Oriente e Messico. Tra il 1962 e il 1975 è stato direttore del quotidiano ABC ed è intervenuto in politica. Dal 1973 è stato membro a pieno titolo dell'Accademia Reale di Spagna.
La sua ricca produzione letteraria gli è valsa diversi riconoscimenti come il Premio Nazionale per la Letteratura nel 1955, il Premio Fastenrath della Royal Spanish Academy nel 1969 e il Premio Planeta. Le linee storte di Dio è il suo primo romanzo tradotto e pubblicato in Italia.


SINOSSI

Alicia, un investigatore privato, entra in un ospedale psichiatrico simulando la paranoia, al fine di raccogliere prove per il caso su cui sta lavorando. La realtà che dovrà affrontare durante la reclusione supererà ogni sua aspettativa. Un mondo sconosciuto ed emozionante apparirà davanti ai suoi occhi. Il corso che prenderanno gli eventi la vedrà passare da detective a sospettata in un gioco di indizi intrecciati con sorprendente maestria.

In commercio dal 18 novembre 2022 edito Vallecchi Firenze


COSA NE PENSO 

Questo romanzo, considerato un classico, ha dato spunto a una serie tv, che la Netflix ha intitolato “Quando Dio imparò a scrivere”, liberamente ispirata alla trama del romanzo, Alice Gould.
Una storia ambientata in un antico monastero spagnolo, rimodernato per accogliere un manicomio dove vivono circa 800 pazienti.
In alcuni momenti ho faticato a stare dietro alla storia, per via dell’ambientazione insolita che non aiuta a capire le personalità dei personaggi che mano a mano assumono un aspetto psicologico differente rispetto all'inizio.
Un libro crudo, a volte inverosimile, pieno di sofferenze atroci, senza veli sull'inconscio umano e la pochezza dell'anima. Buona lettura!


Recensione a cura di C.L

© Riproduzione riservata


Commenti