INTERVISTA A CHRISTIAN JENNINGS



Cari lettori,

L’ospite di questa intervista è Christian Jennings. Giornalista e saggista inglese. Autore di testi storici e di attualità, come corrispondente dall’estero ha scritto per The Economist, The Daily Telegraph, The Guardian, Reuters e Wired. Attualmente vive a Torino. Presso Longanesi ha pubblicato, “il saggio Mezzanotte in una città in fiamme” (2006) e “Gli italiani e la soluzione finale. Chi si oppose ai nazisti? E come? in libreria e sugli store online dal
16 gennaio 2024.
Note personali: Un libro molto interessante e ben strutturato.Un libro che non posso che consigliare a tutti!
 

D.COM'È NATA LA SUA PASSIONE PER LA SCRITTURA?

R. Tra il 1994 e il 2012 ho lavorato come giornalista in venti Paesi dell'Africa e dei Balcani, dal Ruanda al Kosovo, dal Congo alla Bosnia, e sono stato testimone di guerre, conflitti etnici e disastri umanitari di enorme portata, ma soprattutto di come gli esseri umani si comportano in momenti di enorme crisi. Mi sono appassionato alla scrittura perché scrivevo tutti i giorni per lavoro, perché era il mio mestiere e perché dovevo usarla per descrivere in modo accurato, colorito e originale ciò che accadeva davanti a me. Ho sempre amato descrivere ciò che vedo intorno a me, nei libri, nel giornalismo e nelle e-mail quotidiane. Le cose più sorprendenti, difficili e magiche della vita accadono solo una volta: bisogna vederle, catturarle e registrarle mentre accadono.

D.QUALI SONO I SUOI LIBRI PREFERITI?

R. Il Diario di Anna Frank; La terra desolata di T.S. Eliot, The Face of War, di Martha Gellhorn, Anna Karenina di Lev Tolstoy, Il Grande Gatsby di F.Scott Fitzgerald, Amleto di William Shakespeare.

D.QUAL'È LA SCENA CHE LE PIACE PARTICOLARMENTE DEL SUO LIBRO “GLI ITALIANI E LA SOLUZIONE FINALE”?

R. Le scene de "Gli Italiani e la Soluzione Finale" che ho trovato più toccanti, commoventi e importanti sono quelle che riguardano gli esseri umani in Italia e il loro comportamento nei momenti di crisi assoluta. Come ti comporti quando pensi di stare per morire? Qual è la cosa più importante per voi quando pensate che non vi resta molto da vivere? Le storie più stimolanti sono quelle di persone che pensano ai propri cari e a come aiutare gli altri. La donna ebrea italiana Wanda Abenaim in treno verso Auschwitz, che scrive un'ultima cartolina alle persone più care; le suore di un convento di Roma che aiutano una famiglia ebrea italiana a nascondersi dai tedeschi senza fare domande; un adolescente italiano che aiuta i bambini sopravvissuti ai campi di concentramento a imparare a vivere di nuovo.

D.COSA NON SAPPIAMO DELL’ITALIA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE?

R. L'Italia ha un'enorme rete di archivi storici in ogni città e paese, e ognuno di essi contiene migliaia di documenti e foto sull'Italia prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale. L’immagine stereotipata che abbiamo è che la guerra in Italia è stata persa dai tedeschi, vinta dagli inglesi e dagli americani, mentre gli italiani hanno combattuto come partigiani, hanno aiutato gli Alleati o si sono schierati con i fascisti di Mussolini. Dietro questa realtà stiamo scoprendo una storia molto più complessa: i partigiani italiani sono stati uno dei gruppi di Resistenza più efficaci dell'intera guerra; senza di loro i combattimenti in Italia sarebbero durati molto più a lungo. Più di due milioni di soldati di venti nazionalità diverse hanno combattuto in Italia dalla parte degli Alleati, e le storie di questi combattenti indiani, neozelandesi, afroamericani, brasiliani, sono una delle cose di cui scrivo nei miei libri.

D.QUALE PERIODO STORICO LA AFFASCINA IN MODO PARTICOLARE?

R. La storia della Seconda guerra mondiale è la storia di come si è formata, decisa e creata gran parte dell'Europa moderna e del mondo moderno e trovo che questo periodo storico sia il più affascinante.

D.C'È QUALCOS'ALTRO CHE VORREBBE AGGIUNGERE... CHE VORREBBE DIRE AI SUOI LETTORI?

R. Se volete scrivere un libro, osservate il mondo che vi circonda e trovate una storia, o inventatela. Imparate a scrivere leggendo grandi scrittori e scrivendo continuamente, imparate a fare editing e trovate un buon agente. Non arrendetevi mai!

D. PROGETTI PER IL FUTURO E SOGNI?

R. Ho appena terminato un nuovo libro sull'Olocausto, un'indagine su come gli inglesi e gli americani usarono la crittoanalisi, il codebreaking, per leggere i messaggi segreti tedeschi sulla Soluzione Finale. Il mio prossimo progetto è scrivere un altro saggio storico sull'Italia moderna del XX secolo, ma sto ancora decidendo i personaggi e il periodo esatto.

Ringrazio Christian per la sua disponibilità nel rispondere alle mie domande.


SINOSSI 

Italia, Seconda guerra mondiale. Quando Hitler diede l'ordine ai suoi ufficiali di attuare la «soluzione finale della questione ebraica», furono molti gli italiani – spesso ingiustamente dimenticati – che con incredibili azioni di ingegno e di coraggio garantirono la salvezza a centinaia di persone. Christian Jennings si è messo sulle tracce di queste persone e ha scoperto i loro nomi e le loro storie: il primario del Fatebenefratelli di Roma, Giovanni Borromeo, che ha inventato un'inesistente malattia infettiva altamente contagiosa, la Sindrome K, per salvare centinaia di ebrei dalla deportazione; il ciclista Gino Bartali, che consegnava messaggi ai partigiani tenendoli nascosti nella canna della sua bicicletta; don Francesco Repetto, che ha offerto riparo a centinaia di ebrei nelle case, nelle chiese, nei conventi dei paesi liguri; l'adolescente Ernestina Madonini, che ha salvato dalla deportazione la coetanea Eugenia Cohen nascondendola nella soffitta della sua casa nel cremonese.




Intervista a cura di C.L

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