RECENSIONE DEL LIBRO: “SENTIMI” DI TEA RANNO



In libreria e sugli store online dal 28 giugno 2022 Sperling & Kupfer

NOTE SULL' AUTRICE 

Tea Ranno è nata a Melilli, in provincia di Siracusa, nel 1963. Dal 1995 vive a Roma. È laureata in giurisprudenza e si occupa di diritto e letteratura.
Ha pubblicato per e/o i romanzi Cenere (2006, finalista ai premi Calvino e Berto, vincitore del premio Chianti) e In una lingua che non so più dire (2007).
Nel 2012 per Mondadori esce La sposa vermiglia e nel 2014, sempre per Mondadori, Viola Fòscari. Nel 2018 per Frassinelli esce Sentimi e nel 2019 per Mondadori L'amarusanza.
Per Piemme pubblica nel 2023 Un tram per la vita e nel 2024 Bombolla. Una fiaba moderna per vincere il bullismo.

SINOSSI 

Durante una notte surreale, e nello stesso tempo fin troppo reale, una donna, una scrittrice, tornata nel paese siciliano dove è nata, ascolta decine di voci che giungono da un altrove indistinto, che si fanno strada in una nebbia strana, inquietante. Sono voci di donne morte, che vogliono raccontare le loro storie perché la scrittrice le trascini fuori dall'oblio. Sono storie dolorose, a volte tragiche, che hanno una caratteristica in comune: in tutte, l'umanità delle protagoniste, la loro complessità emotiva e intellettuale tutta femminile, viene annullata nella dicotomia maschile della donna "santa o buttana". Ma non solo per raccontarsi, i fantasmi di queste donne parlano all'autrice: c'è anche un'altra storia, che tutte le coinvolge, e che vogliono si sappia. La storia di Adele, figlia di Rosa, ma non del suo legittimo marito, Rosario. E la colpa più grave di Adele è quella di avere i capelli rossi, come il suo vero padre, segno inequivocabile del tradimento. Per questo Rosario passerà il resto della sua vita nel tentativo di uccidere la bambina. E per questo le donne del paese, le stesse donne che si raccontano, faranno di tutto per salvarla. Perché levare almeno la piccola Adele dai meccanismi mentali malati di questi maschi brutali, ancestrali e irredimibili, vorrebbe dire aver salvato tutte loro.

COSA NE PENSO

Le parole non bastano, davvero per poter spiegare cosa si prova a fine lettura. Sgomento, rabbia, sono forse gli unici sentimenti che si provano a caldo dopo aver letto questo romanzo.
Ho da sempre apprezzato e amato lo stile narrativo di Tea Ranno, e anche questa volta è riuscita a tenermi incollata fino all' ultima pagina.
Vi confesso che ho pianto, non solo lacrime di dolore ma di commozione per il suo meraviglioso messaggio di solidarietà al femminile.
Sentimi è un grido d'aiuto per tutte le volte che una donna viene violata dentro e fuori il suo corpo.
La donna che diventa ombra di se stessa.Gli occhi del suo "uomo"che diventano cani, quello che deve proteggerla e amarla ,diventa il suo peggior nemico. E così, Sentimi le racconta una ad una tutte queste donne.Pietra,Rosa,Stella,Brigida, Irene, Angelica, Costantina, Maria,Nina,Luisa, Lorena, e Adele, sono solo alcune.

«Restai con la penna a mezz'aria mentre, all'improvviso, chissà da dove, nella piazza si diffondeva una musica.
Una musica... Un tango,mi parve, inusitato e senza senso in quella notte di tragedie legate filo a filo dal racconto di quelle donne ch’erano trapassate.»

Mi ha colpita in modo particolare il capitolo,"Canto di buttana", non poteva usare metafora migliore per concludere il suo libro la Ranno, perché la donna accoglie, nutre,ama, si annulla per amore.
In conclusione, leggere "Sentimi" è un modo per ricordarci ogni giorno chi siamo, cosa possiamo fare e che non siamo da sole davanti alla lotta contro il femminicidio.Scritto in maniera ineccepibile. Consigliatissimo!

Recensione a cura di C.L

© Riproduzione riservata 


Commenti