06 settembre 2025

6 SETTEMBRE : OMAGGIO AD ANDREA CAMILLERI E AL SUO LIBRO LA PAURA DI MONTALBANO

Cari amici lettori,

oggi, 6 settembre, celebriamo l’anniversario della nascita di Andrea Camilleri (1925 – 2019), una delle voci più amate e riconoscibili della narrativa italiana contemporanea. La sua opera ha lasciato un segno profondo, soprattutto attraverso la creatura letteraria che più di tutte lo ha reso celebre: il commissario Salvo Montalbano.

Per ricordarlo, voglio parlarvi di un libro che raccoglie alcune delle indagini più intense e affascinanti del commissario: La paura di Montalbano, una raccolta di racconti che mostra la grandezza di Camilleri non solo come giallista, ma come narratore capace di scandagliare le emozioni e i limiti umani.

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Lo stile inconfondibile di Camilleri

Ciò che rende Camilleri unico è il suo linguaggio: un intreccio sapiente di italiano e dialetto siciliano che diventa voce, ritmo, musica. Questa lingua mista non è mai artificiosa, ma nasce come necessità espressiva: per raccontare la Sicilia e la sua gente non bastava l’italiano standard, serviva il colore e la vibrazione del dialetto.
Il risultato è una prosa viva, immediata, capace di avvicinare il lettore a un mondo reale, con i suoi profumi, i suoi silenzi, le sue contraddizioni.

Salvo Montalbano: più di un commissario

Nel personaggio di Montalbano si riflette l’umanità profonda dell’autore. Non è un eroe infallibile, ma un uomo complesso: malinconico e ironico, inflessibile di fronte all’ingiustizia ma al tempo stesso vulnerabile.
In La paura di Montalbano, questo lato più intimo viene a galla. Camilleri non racconta solo i casi polizieschi, ma mette a nudo i dubbi e le fragilità del commissario. La “paura” diventa allora un sentimento che tutti possiamo riconoscere: non debolezza, ma consapevolezza dei propri limiti, di fronte alla vita e alla morte.

Una lezione ancora viva

Rileggere Camilleri oggi significa ritrovare un autore che ha saputo innovare il giallo italiano rendendolo universale, e che ha regalato un personaggio capace di parlare a generazioni diverse. Montalbano è radicato nella Sicilia, ma al tempo stesso appartiene a tutti noi: rappresenta il bisogno di verità, il senso della giustizia, la capacità di guardare il mondo con uno sguardo critico e umano.

📚 Curiosità su Camilleri e Montalbano

Il nome “Montalbano” nasce come omaggio al collega e amico scrittore spagnolo Manuel Vázquez Montalbán, padre del detective Pepe Carvalho.

Un successo tardivo: Camilleri pubblicò il primo romanzo di Montalbano, La forma dell’acqua, nel 1994, quando aveva quasi 70 anni. Il successo arrivò quindi in età matura, dimostrando che la scrittura non conosce limiti anagrafici.

Il legame con la Sicilia: sebbene Vigàta sia un luogo immaginario, prende ispirazione dalla natia Porto Empedocle, che in suo onore oggi porta il nome di “Porto Empedocle Vigàta”.

Dal libro allo schermo: la serie TV ispirata ai romanzi ha contribuito a rendere Montalbano un’icona internazionale, ma Camilleri non smise mai di ribadire che il vero Montalbano viveva solo tra le pagine.

L’ultima lezione: Camilleri scrisse e fece custodire per anni un romanzo finale su Montalbano, pensato come chiusura del ciclo, che venne pubblicato solo dopo la sua morte (Riccardino, 2020).

Caterina Lucido

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