RECENSIONE DEL LIBRO:“PRIMA CHE MI SFUGGA” DI ANNE PAULY

In libreria e sugli storie online dal 7 aprile 2022 L'orma Editore

NOTE SULL’ AUTRICE

Anne Pauly è nata nella banlieue di Parigi nel 1974. Con Prima che mi sfugga ha vinto numerosi premi tra cui il Prix du Livre Inter 2020, il Prix Summer 2020, il Prix Robert Walser 2020 e il Prix Pauline de Simiane 2020.

SINOSSI 

Dopo la morte del padre, Anne si ritrova alle prese con una casa da dismettere e sentimenti contraddittori da sbrogliare. E soprattutto ha un’urgenza: ricordare subito, ricordare a caldo quella figura ambivalente e imprendibile che tanta parte ha avuto nella sua esistenza. Un operaio autodidatta, punk a modo suo, appassionato di filosofie orientali, ma anche alcolizzato e maschio violento, che ha condannato un’intera famiglia a una continua «guerra civile». Quando una lettera inattesa svela tutta la verità su quel fragile colosso, il passato deflagra e ogni certezza vacilla.
Prima che mi sfugga è la cronaca tragicomica degli strani giorni che seguono a un lutto, intasati dalle ritualità e dalle burocrazie della morte. Anne Pauly scava nel rapporto con un padre ingombrante per scoprire di somigliargli più di quanto non voglia, tratteggiando scene di paradossale ironia in cui, come in certi funerali, il riso si mescola improvviso alle lacrime.

COSA NE PENSO

La protagonista del romanzo “Prima che mi sfugga”, si chiama Anne Pauly proprio come la sua autrice.
Definirlo un romanzo autobiografico sarebbe riduttivo. La Pauly, parla della morte del padre, e inoltre descrive e analizza anche un fenomeno in continua crescita: la violenza domestica, soprattutto a carico di donne e minori. Anne lo fa attraverso i suoi ricordi di bambina.

“Vorrei proprio vedere voi, coperte di insulti e minacce,trovare la forza di scappare alla stazione con i vostri figli..”

In conclusione, “Prima che mi sfugga”, è un libro, per chi non ha mai conosciuto il proprio padre, o per chi non ha mai avuto un vero rapporto, la vita è forse più complicata. Una vita senza un padre, è una vita a metà.Consigliato!


Recensione a cura di C.L

© Riproduzione riservata 




Commenti