05 ottobre 2025

INTERVISTA A JANET SKESLIEN CHARLES : L’INCANTO DISCRETO DELLE BIBLIOTECHE.


Cari amici lettori,
sono davvero onorata di poter ospitare nel mio blog Janet Skeslien Charles, autrice de La biblioteca di Parigi e di Le bibliotecarie di Notre-Dame. Nei suoi libri emerge una profonda attenzione alla memoria storica, unita a una scrittura capace di restituire emozioni autentiche con misura e delicatezza.
Un equilibrio raro che rende le sue opere preziose e indimenticabili.


D. COSA TI HA ISPIRATA A SCRIVERE LE BIBLIOTECARIE DI NOTRE-DAME ?

R. Ogni volta che sfoglio documenti d’archivio e mi vengono i brividi, capisco che devo scrivere. Durante le ricerche ho scoperto Jessie “Kit” Carson: durante la Grande Guerra andò in Francia e lì fondò le prime biblioteche per bambini. Dopo la guerra trasformò perfino delle ambulanze in biblioteche itineranti. La sua storia mi ha subito conquistata. Fare ricerca sulle persone è come risolvere un mistero: volevo sapere tutto di Jessie.

D. COME È NATA L’IDEA DI FARNE UN ROMANZO? 

R. Ho dovuto ricostruire la sua vita a partire dalle testimonianze dei volontari del CARD(Comitato Americano per le Regioni Devastate) e soprattutto dalle sue azioni. Più avanti ho trovato una sua lettera alla madre, che è stata preziosissima. Mi hanno invitata a parlare come autrice di “narrativa storica” e ho risposto che, in realtà, non la scrivo così: i miei libri sono ambientati nel passato ma parlano del presente. In Le bibliotecarie di Notre-Dame i protagonisti affrontano l’influenza spagnola come noi abbiamo affrontato il Covid; In La biblioteca di Parigi resistettero alla censura nazista — e oggi i bibliotecari americani vivono pressioni simili.

D. COME SEI RIUSCITA A TROVARE IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA STORIA E FANTASIA ?

R. Ho cercato di costruire un filo narrativo chiaro per il lettore. Per farlo ho compresso alcune linee temporali tra eventi grandi: per esempio, ho messo in relazione l’arrivo di Jessie nel nord della Francia con un violento attacco tedesco, e ho raccontato come, grazie ai volontari del CARD(Comitato Americano per le Regioni Devastate) , i villaggi furono evacuati senza vittime.

D. TRA LE STORIE CHE HAI RACCONTATO NEI TUOI LIBRI SULLE BIBLIOTECARIE , CE N’È UNA CHE TI HA COLPITA PIÙ DELLE ALTRE ?

R. Jessie “Kit” Carson, senza dubbio. Lasciò un lavoro sicuro a New York per andare in una Francia in guerra, senza soldi — così povera che dovette farsi prestare un baule per la traversata — e contro il parere della madre. Creò spazi pensati per i bambini (sedie, tavolini, scaffali a misura), decorò con manifesti e fiori, formò le prime bibliotecarie francesi (all’epoca la professione era per lo più maschile) e spinse donne e bambini a frequentare la biblioteca. Alcune delle strutture che lei fondò esistono ancora: alla biblioteca di Belleville usano ancora gli scaffali che fece costruire oltre cento anni fa. In silenzio, ha cambiato il volto culturale della Francia.

D. QUAL È IL LIBRO CHE HA CONTATO DI PIÙ PER TE ?

R. Dopo aver lavorato in biblioteca, è stato meraviglioso scrivere una trilogia dedicata alle biblioteche per mettere in luce il coraggio dei bibliotecari: da Dorothy Reeder, protagonista de La biblioteca di Parigi, che sfidò i nazisti consegnando i libri di persona ai lettori ebrei, a Jessie “Kit” Carson Le bibliotecarie di Notre-Dame, che lasciò New York per recarsi nella Francia dilaniata dalla guerra e aiutare gli altri. Ho voluto scrivere “The Parisian Chapter” un epilogo extra , per collegare i personaggi dei miei libri e mostrare le difficoltà di una biblioteca in tempi più moderni.(In Italia, però, questo testo non è ancora stato pubblicato da Garzanti) .
Tra i libri e gli autori che porto nel cuore ci sono 'Bel Canto di Ann Patchett' , che dimostra come persone molto diverse possano ritrovarsi unite; I loro occhi guardavano Dio di Zora Neale Hurston, che sottolinea l’importanza dell’amicizia; 'Anna dai capelli rossi di L.M. Montgomery', una splendida meditazione sulla famiglia che si sceglie. Adoro Camilleri, perché ci ha mostrato non solo la giustizia, ma anche la giustizia poetica. Amo anche Milena Agus, che con 'Mal di pietre' mi ha dato speranza.

D. IN CHE MODO SPERI CHE I GIOVANI POSSANO RICONOSCERSI NEI TEMI DEL ROMANZO? 

R. Devo moltissimo ai traduttori, come Roberta Scarabelli: senza di loro molte storie non arriverebbero in Italia. Mi emoziona quando i lettori si riconoscono nei miei libri: adoro ricevere messaggi e vedere i loro reel.

D. QUALI SONO I TUOI PROSSIMI PROGETTI COME SCRITTRICE ?

R. Per la prima volta mi sto candidando per delle borse di studio, e sto scoprendo che è un tipo di scrittura molto particolare. Finora ho sempre finanziato le mie ricerche da sola, ma adesso spero di trovare sostegno e magari nuove collaborazioni per un prossimo romanzo. Tra le diverse opportunità, molti considerano il Premio di Roma la borsa più prestigiosa: mi piacerebbe davvero tornare in Italia, incontrare i lettori e trascorrere altro tempo lì. L’ultima volta ci sono stata per il viaggio di nozze a Firenze!


Ringrazio di cuore Janet per aver risposto alle mie domande.


In libreria e sugli store online dal 20 maggio 2025 Garzanti Editore


SINOSSI 

Parigi, 1918. Dalla finestra, Jassie alza gli occhi verso l’imponente cattedrale di Notre-Dame. Le viene da domandarsi come l’uomo sia riuscito a costruire qualcosa di così meraviglioso. Ma non ha tempo per fermarsi, deve correre a prendere gli ultimi libri di cui ha bisogno prima di partire: se Notre-Dame rappresenta il lato migliore dell’uomo, ad aspettarla è il peggiore. Jassie, infatti, è una bibliotecaria della National Library di New York ed è anche membro di un’associazione di donne americane che aiuta le famiglie cadute sotto il giogo dell’occupazione tedesca. La sua missione è quella di aprire una biblioteca dove i bambini, insieme alle loro madri, possano trovare uno spazio sicuro e uno spiraglio di luce, quello che solo le storie sanno dare. Ma Jassie non si limita a distribuire libri. Mette a repentaglio la propria vita per salvarne altre. Arriva persino a sacrificare un nuovo amore che sente nascere in lei. Perché nasconde un segreto. Un segreto che, quasi sessant’anni dopo, l’aspirante scrittrice Wendy scopre per caso. La ragazza capisce subito che ha di fronte una storia che non può essere taciuta. Perché nessuno deve mai dimenticare l’importanza dei libri anche nei periodi più bui. In particolar modo i bambini, che non capiscono fino in fondo cosa accade intorno a loro.


Della stessa autrice vi segnalo anche quest’altro titolo, assolutamente da non perdere. In libreria e sugli store online dal 4 giugno 2020 Garzanti Editore



Caterina Lucido
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