“...CHIACCHIERATA CON DANIELA RAIMONDI”




Daniela Raimondi è nata in provincia di Mantova e ha trascorso la maggior parte della sua vita in Inghilterra. Ora si divide tra Londra e la Sardegna. Ha pubblicato dieci libri di poesia che hanno ottenuto importanti riconoscimenti nazionali. Suoi racconti sono presenti in antologie e riviste letterarie. La casa sull'argine è il suo primo romanzo.

Desidero ringraziare Daniela Raimondi per la sua disponibilità mostrata nel concedermi questa intervista. 

 D: DOVE HA TROVATO L'ISPIRAZIONE PER IL SUO ROMANZO? 

R: Ho iniziato a scriverlo molti anni fa, spinta dal desiderio di parlare delle mie radici e della mia famiglia.  Credo sia qualcosa di molto comune per chiunque si affacci sul mondo della scrittura creativa.  Nella prima stesura, partivo dall’inizio del 1900 e dalla nascita di mia nonna.  In fondo per le famiglie contadine quello è il solo passato che si ricorda.  Solo in un secondo tempo ho iniziato a pensare che sarebbe stato bello risalire a tempi più remoti.  È successo soprattutto quando ho iniziato ad accompagnare la storia dei Casadio con episodi della storia d’Italia.  A quel punto mi sono chiesta: perché non iniziare dal principio, dall’unità del Paese? E così è stato.

D: QUANDO HA CAPITO DI ESSERE PORTATA PER LA SCRITTURA? 

R: A scuola ero brava in italiano, ma anche molto svogliata.  Non ero affatto una brava studentessa e sicuramente non mi era mai passato in testa di scrivere una poesia, figuriamoci un romanzo.  Ho iniziato a pensarci molto tardi, a quarant’anni, ma appena mi ci sono dedicata, ho capito che non avrei più smesso.

D: CI RACCONTI LA PRIMA EMOZIONE CHE HA PROVATO QUANDO HA VISTO PUBBLICATO IL SUO LIBRO?

R: Un’emozione grande, era qualcosa che sognavo da anni.  Quando passavo davanti a una libreria, o agli scaffali di libri di un supermercato, mi dicevo: un giorno entrerò qui e vedrò il mio romanzo esposto.  Appena La casa sull’argine è uscito, sono andata in una specie di pellegrinaggio nelle librerie della mia città.  Anche vedendo il mio romanzo in vetrina, faticavo a crederci.  È stato un bellissimo momento! 

D: IL PERSONAGGIO DEI CASADIO A CUI SI SENTE PIÙ LEGATA?

R: Guido, che nella realtà è mio padre.  Il libro è dedicato a lui ed è l’unico personaggio di cui ho mantenuto il nome vero e di cui racconto la vita in modo fedele. Ho comunque amato tutti i personaggi del romanzo.  Ci ho vissuto accanto per anni e mi hanno fatto molta compagnia.  Mi sono divertita soprattutto scrivendo la prima parte, perché in quei primi personaggi ho potuto riversare più immaginazione, eccentricità e fantasia: Viollca, Dollaro, Achille e Angelica…. mi sono divertita molto a inventarli. 

D: PRIMA DI ESORDIRE COME SCRITTRICE LEI È ANCHE UNA POETESSA, SECONDO LEI QUAL È LA POESIA PIÙ BELLA CHE HA SCRITTO?

R: Ce ne sono parecchie che mi piacciono particolarmente.  Forse ce n’è una, piuttosto bizzarra e surreale, in verità, che racconta dell’esperienza della maternità e dei miei due figli, come di un qualcosa preannunciato da un angelo, o comunque dal destino. Ognuno può interpretarla a secondo delle proprie credenze religiose. Ogni volta che la rileggo, mi emoziono.

D: A QUALE POETA O SCRITTORE SI SENTE PIÙ VICINA PER GENERE O SCRITTURA?

R: Sono stata molto influenzata dagli scrittori latino-americani, semplicemente perché è la letteratura su cui mi sono formata e che conosco meglio.  Se devo fare un nome, direi Gabriel Garcia Márquez .  Per la poesia, prediligo gli autori anglosassoni del XX secolo, soprattutto le donne: Sylvia Plath, Anne Sexton, ma anche Louise Gluck, che ha recentemente ottenuto il Premio Nobel, ma che io seguivo da anni.  Stranamente, per la poesia le mie preferenze sono tutte donne. 

D: PROGETTI PER IL FUTURO?

R: Una silloge di poesia quasi pronta, intitolata “La Donna più vecchia del mondo”.  In quanto ai romanzi, non so bene cosa succederà.  Forse scriverò uno spin off e comunque ho un romanzo già terminato nel cassetto. Chissà.

 

COSA NE PENSO 

Il romanzo di Daniela Raimondi ci riporta indietro nel tempo, attraverso fatti realmente accaduti che hanno segnato profondamente il passato del nostro paese. Dai moti rivoluzionari, agli anni di piombo. Una straordinaria saga familiare che vede per protagonisti i Casadio, personaggi che sfidano il destino, tra sogni e desideri, avvolti da un’oscura profezia fatta secoli prima dalla loro antenata zingara Viollca Toska. Una figura sempre costante nelle vite di ognuno di loro dallo speciale Dollaro, al temerario Achille, passando da Beppe, alla passionale e sognatrice Edvige, all'amorevole e coraggiosa Adele, per giungere alla tenera Natalia detta Neve fino a Donata una donna dal carattere indomito. Sono rimasta piacevolmente coinvolta nell'intera lettura grazie alla scrittura fluida e scorrevole. Prima di lasciarvi alla lettura di questo libro vi dedico questa citazione tratta da “La Tempesta di W. Shakespeare Atto IV, scena I”, presente nel prologo di questo imperdibile romanzo.                                      

(Noi siamo fatti della stessa materia dei sogni e la nostra breve vita si completa in un sonno).

Buona lettura!

 

 

Intervista a cura di C.L

 

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Commenti

  1. Grazie per questa bella intervista e per la sua pubblicazione.

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