10 gennaio 2021

INTERVISTA A VIOLA SHIPMAN - WADE ROUSE

 



È un onore per me ospitare quest'oggi, Viola Shipman è lo pseudonimo dell'autore Statunitense Wade Rouse. Rouse vive in Michigan è autore di numerosi bestseller tra i più venduti al mondo, il suo bestseller d’esordio “La Metà del Cuore” uscito per Giunti nel 2016 è stato un caso editoriale tradotto in 10 Paesi. Nel 2017 pubblica “La Soffitta del Lago” (Giunti Editore). Rouse scrive per numerose riviste tra cui People, Good Housekeeping e Coastal Living, collabora al programma radiofonico All Things Considered, trasmesso dall’emittente americana National Public Radio.


“Personalmente penso che sia uno dei migliori scrittori che riesce a raccontare la vita in tutte le sue sfumature più vere con quel tocco di grazia capace di lenire il senso di smarrimento interiore dei suoi protagonisti attraverso una genuina e pura voglia di analizzare la vita e le sue innumerevoli sfumature...un balsamo per l'anima.”

Desidero ringraziare l’autore per la sua disponibilità mostrata nel concedermi questa intervista.


D: QUANDO HAI CAPITO PER LA PRIMA VOLTA DI VOLER FARE LO SCRITTORE?

R: Ho sempre voluto fare lo scrittore. Mia nonna e mia madre erano lettrici accanite e mi hanno trasmesso la stessa passione per la lettura. Mi hanno anche incoraggiato a scrivere sin dalla tenera età. Alcuni dei miei primi regali di compleanno e di Natale erano dei diari e una macchina da scrivere. Sono cresciuto in una cittadina rurale del Missouri nel bel mezzo del nulla e scrivere era il modo in cui davo un senso al mondo. Sapevo per certo che volevo diventare uno scrittore, ho studiato giornalismo presso la Northwestern University, ma ho scelto di fare lo scrittore piuttosto che scrivere articoli per riviste.

D: QUANTO TEMPO TI SERVE PER SCRIVERE UN LIBRO?

R: Dipende se ho un contratto per un libro o no (lol). Il mio primo libro era un libro di memorie , ho impiegato quasi tre anni per scriverlo. Avevo paura di sbagliare perché volevo che fosse perfetto. Di solito, mi ci vogliono circa sei mesi per scrivere (e modificare) un libro. Quest'anno ne ho scritti tre a causa delle scadenze urgenti. È stato un lavoro continuo e una grande pressione, ma mi sento come se fosse uno dei miei migliori scritti che abbia mai fatto. Quest'anno uscirò con tre libri (THE CLOVER GIRLS il 18 maggio; THE SECRET OF SNOW il 5 ottobre; e CHRISTMAS ANGELS in ottobre). Avrò anche tre libri in uscita nel 2022.

D: DA DOVE PRENDI L’ISPIRAZIONE O IDEE PER I TUOI LIBRI?

R:I miei romanzi sono ispirati dai cimeli, dalle vite, dall'amore e dalle lezioni ricevute dalla mia famiglia e dalle mie nonne. Inoltre, ogni romanzo è ispirato da una grande domanda a cui voglio rispondere ad esempio: in THE HEIRLOOM GARDEN, mi sono chiesto: "Cosa ci fa isolare dal mondo e cosa ci riporta di nuovo la speranza?" Nel mio nuovo romanzo, THE CLOVER GIRLS, volevo esplorare l'importanza degli amici e dei sogni d'infanzia e perché troppo spesso e troppo facilmente li lasciamo svanire. Per i miei personaggi e le trame prendo spunto dalla mia vita, ma faccio anche innumerevoli ricerche. Nello scrivere THE HEIRLOOM GARDEN, ho parlato con molti giardinieri e ho letto molti libri sui fiori, lo stesso quando ho scritto sulla Seconda Guerra Mondiale. I miei personaggi sono tutti basati su donne come mia nonna e mia madre: quelle che credo siano le fondamenta delle nostre vite e delle nostre famiglie, che lavorano duramente affinché le loro famiglie abbiano vite migliori, spesso queste figure vengono trascurate dalla nostra società.

D: QUANDO HAI SCRITTO IL TUO PRIMO LIBRO E QUANTI ANNI AVEVI?

R: Ho iniziato a scrivere il mio primo libro, AMERICA'S BOY, quando avevo 36 anni è stato venduto quando ne avevo 40 ed è stato pubblicato quando ne avevo 41. Sono passati 15 anni e 12 libri da allora.

D:COSA TI PIACE FARE QUANDO NON SCRIVI?

R: Amo praticare sport. Sono un grande maratoneta e credo che sia fondamentale mantenere il tuo corpo sano come la tua mente. Mi alleno sei giorni alla settimana e di solito corro 4-5 miglia tre o quattro volte a settimana. Trovo che più sono fisicamente esausto, più divento mentalmente vigile. Ho anche letto un sacco di libri. Amo cucinare. Mi piace anche passare il tempo sul lago Michigan sulla mia barca. Adoro stare con i miei amici (e non vedo l'ora di farlo di nuovo).

D: DA BAMBINO, COSA SARESTI VOLUTO DIVENTARE?

R: Lo scrittore. I primi regali di mia madre e delle mie nonne erano libri, una macchina da scrivere e diari come ho già detto scrivere è il modo in cui ho dato un senso al mondo.

D: CHE CONSIGLI DARESTI AGLI ASPIRANTI SCRITTORI ?

R: Prima di tutto, scrivi. È il consiglio più semplice e migliore. Non miglioriamo in qualcosa se non lo pratichiamo. Scrivere ogni giorno è come correre: non avrei mai pensato di poter correre una maratona, ma ho corso un miglio e ho pensato: "Posso farne due". La scrittura è un lavoro, anche se non sempre sei ispirato siediti e lavora. Di solito, ci vuole molta dedizione per ottenere buoni risultati. Ho sempre raccomandato agli aspiranti scrittori di scrivere ciò che sentono, non importa ciò che pensano gli altri perché la stesura di un testo deve essere un lavoro d' ispirazione di conseguenza ispirerà gli altri. Devi solo ascoltare quello che ti suggerisce la tua testa. Non imitare nessuno né pensa ai profitti delle vendite. Tutti gli scrittori utilizzano la stessa tecnica : usiamo le stesse parole. Ma è la VOCE interiore, il modo in cui raccontiamo una storia che ci distingue. Non cedere alla paura, né per iscritto né nella vita. La paura cambia la nostra voce e il nostro intento. Troppi di noi sono guidati dalla paura e non dalla passione. Quando ci sediamo a scrivere, la paura soffoca la voce nelle nostre teste. Dice: "Non sarò mai bravo abbastanza. Non guadagnerò mai un soldo facendo questo. Ci sono cose più importanti che dovrei fare: preparare la cena per la mia famiglia ,portare i bambini agli allenamenti di calcio, falciare il cortile. "Quando ciò accade, le cose brutte non mancano a passare dalla testa alla mano. Continua a credere in te stesso e nella tua scrittura. Sii disposto ad affrontare gli ostacoli…Sii professionale. E sappi che non esiste una chiave "per il successo". Sono cresciuto nell'America rurale. Non avevo nessun contatto editoriale, l 'unica cosa che uno scrittore può fare è scrivere bene. Infine consiglio agli scrittori che l'obiettivo del successo non è il denaro non è mai la cosa più importante.


 Intervista a cura di C.L


© Riproduzione Riservata


I libri di Viola Shipman





23 dicembre 2020

RECENSIONE DEL LIBRO:IL CANTO DELLA STREGA DI DIEGO GALDINO


SINOSSI

Il bene e il male lottano da sempre tra di loro. A volte vincono, a volte perdono. Entrambi si affidano a persone per sconfiggere l'altro. In questo caso ad un sacerdote disperato, disposto a qualsiasi sacrificio pur di salvare la sua nipotina e a una strega inconsapevole di essere diventata lo strumento con cui il male vuole trionfare sul bene in questa ennesima battaglia. Eppure sia il bene che il male non hanno tenuto conto di un qualcosa forse più potente di entrambi, capace di soverchiare i loro sforzi... La forza dell'amore.
Il canto della strega è acquistabile su Amazon...



COSA NE PENSO

Un libro che incanta nel vero senso della parola. I personaggi di questa storia straordinaria sono in perfetta armonia con questo periodo dell'anno dove lo spirito
Natalizio riscalda i nostri cuori nonostante  quest'anno sia un Natale diverso rispetto gli anni precedenti in realtà dobbiamo sempre ricordarci quali sono i nostri valori non solo adesso. 
Una racconto intimo, romantico, un'incontro di anime. Questa volta l'autore si spinge in un contesto diverso dal suo solito stile narrativo. 
Consigliatissimo 😉 Buona lettura!

11 dicembre 2020

SVEVA CASATI MODIGNANI: LA DONNA CHE RACCONTA L’AMORE . INTERVISTA ALLA REGINA DEL ROMANZO ROSA ITALIANO.



Care amiche, 

È un'onore, oltre che un piacere ospitare nel mio blog Sveva Casati Modignani una delle firme più amate della narrativa contemporanea: i suoi romanzi sono tradotti in venti Paesi e hanno venduto oltre docici milioni di copie. Sveva Casati Modignani è uno pseudonimo sotto il quale sono stati pubblicati vari romanzi a partire dal 1981. Sotto questo nome si sono celati Bice Cairati e il marito Nullo Cantaroni.
Nel 1981 pubblica il suo primo romanzo, Anna dagli occhi verdi, realizzato a quattro mani con il marito.
In un intervista dirà: "Io ero quella che raccontava, lui quello che rileggeva, criticava, correggeva". Il nom de plume sarà inventato dall'editore della Sperling & Kupfer, Tiziano Barbieri Torriani, con l'intento di suggerire nobili ascendenti.Dopo i primi tre romanzi, nel 1984 il marito si ammala e lei continua a scrivere da sola usando sempre lo stesso pseudonimo. Tutti i romanzi sono stati editi da Sperling & Kupfer anche il suo nuovo romanzo Il Falco (2020), tranne Il diavolo e la rossumata (2012), Il bacio di Giuda (2014) con ricordi autobiografici di Cairati e Un battito d'ali, pubblicati da Mondadori.
 

D. QUANTO TEMPO È STATO NECESSARIO PER SCRIVERE IL SUO NUOVO ROMANZO?

R. Bisogna fare una distinzione perché l’atto della scrittura è proprio l’ultimo. Quando si scrive la storia già c’è. L’ho pensata per un anno e poi l’ho scritta in sei mesi durante l’inverno fino alla fine del primo lockdown.

D. COME HA SCOPERTO LA SUA PASSIONE PER LA SCRITTURA? COME L'HA COLTIVATA?

R. Ho sempre scritto fin da bambina. Sono andata per tentativi: leggevo molto e capivo che la mia scrittura non era all’altezza delle cose che leggevo. Forse non lo è neppure adesso però impari a scrivere dopo che hai letto molto, molto, moltissimo. Poi nel 1980 ho scritto il mio primo romanzo, Anna dagli occhi verdi. Da quaranta anni non smetto di scrivere romanzi.

D. CHE SENSAZIONE SI PROVA DOPO AVER SCRITTO UN LIBRO?

R. Se devo essere sincera, di grande delusione. Perché parto pensando di scrivere un grande capolavoro ma alla fine mi accorgo di non esserci riuscita. Per cui continuo a sperare che il prossimo romanzo lo sarà.

D. SI PARLA SPESSO DI "SCRITTURA AL FEMMINILE", HO LETTO I SUOI LIBRI È NON C'È TANTO UNO STILE FEMMINILE DI SCRITTURA, QUANTO UNA SCRITTURA CHE DÀ VOCE ALLE DONNE. È COSÌ?

R. La scrittura femminile non esiste. Esistono i libri spazzatura e i bei libri. Io, personalmente, ritengo di raccontare libri catturanti nei quali pongo l’attenzione sulla complessità del mondo femminile.

D. DOVE TRAE L'ISPIRAZIONE PER I SUOI LIBRI?

R. Dal mondo che mi circonda, dall’attualità. Dai dialoghi con le persone che conosco, dalle storie che ascolto.

D. CHE MESSAGGIO HA VOLUTO LANCIARE CON IL ROMANZO IL FALCO?

R. Non sono così intelligente da lanciare messaggi. Mi limito ad assecondare il mio istinto affabulatorio che è sempre calato nella realtà che è sotto gli occhi di tutti.

D. PROGETTI PER IL FUTURO?

R. Sperare di uscire viva dal Covid-19!


Desidero ringraziare Bice Cairati per la sua disponibilità mostrata nel concedermi questa intervista.





In libreria e sugli store online 
dal 13 ottobre 2020 Sperling&Kupfer



SINOSSI 

Giulietta Brenna è una donna brillante, ha una vita piena e ricca di affetti che colmano il vuoto lasciato dal compianto marito. Ma c'è una spina nel suo cuore che la tormenta da quarant'anni. È il suo primo grande amore, l'uomo che l'ha tradita e umiliata in maniera imperdonabile. Giulietta ha fatto il possibile per dimenticarlo, ma il suo volto è su tutti i giornali che raccontano i suoi successi imprenditoriali . Rocco Di Falco ha origini molto umili. Nato in Sicilia, è arrivato a Milano con la famiglia negli anni Cinquanta. Un fatto traumatico lo ha privato delle certezze famigliari, ferendolo profondamente, e il lavoro è diventato la sua ragione di vita.  
Rocco non ha mai smesso di amare Giulietta, la donna che ha vergognosamente tradito. E adesso è arrivato il momento di riconquistarla.


COSA NE PENSO

La Modignani, ancora una volta, dimostra di essere una maestra nel raccontare l’amore nelle sue forme più complesse e irresistibili.
Il falco è una storia che cattura il cuore sin dalle prime pagine, trascinando la lettrice in un vortice di emozioni, segreti e seconde possibilità.

Ho letto molti libri dell’autrice, ma questo romanzo ha qualcosa in più: una profondità emotiva che cresce capitolo dopo capitolo, accompagnandoci dentro le vite di Rocco Di Falco e Giulietta Brenna. Attraverso flashback sapientemente costruiti, la Modignani ci permette di conoscere i protagonisti nel loro passato e nel loro presente, facendoci sentire sulla pelle il peso delle scelte, dei rimpianti e dei legami che non muoiono mai davvero.

Rocco è un uomo apparentemente duro, ambizioso, segnato da ferite antiche che l’hanno reso impenetrabile. Eppure, dietro quella corazza, continua a bruciare l’amore di una vita intera. Quando decide di riconquistare ciò che ha perduto, la sua determinazione diventa quasi magnetica.

Giulietta, invece, è una donna forte, realizzata, che ha costruito una vita serena nonostante il dolore di un tradimento mai davvero superato. Ma cosa succede quando l’amore che pensava sepolto torna prepotentemente a bussare alla porta, dopo quarant’anni?

La domanda che accompagna tutto il romanzo è una sola: il tempo può davvero cancellare ciò che il cuore ha custodito così a lungo?
Il falco è un romanzo intenso, elegante e profondamente umano. Una storia che parla di cadute e rinascite, di fragilità e coraggio, ma soprattutto di quei sentimenti che, anche quando sembrano svaniti, sanno trovare la strada per ritornare.

Sono certa che questa lettura vi emozionerà e vi conquisterà, proprio come è successo a me.
Lasciatevi avvolgere da questa storia d’amore senza tempo. Buona lettura!




© Riproduzione riservata


Per maggiori informazioni consulta la nostra Privacy Policy.

RECENSIONE DEL LIBRO: FU SERA E FU MATTINA DI KEN FOLLETT

 



NOTE SULL'AUTORE

Ken Follett è uno degli autori più amati al mondo. Nato a Cardiff nel 1949, vive tra Londra e Stevenage con la moglie Barbara. Laureatosi in filosofia all'University College di Londra, ha lavorato come giornalista. Ha pubblicato 32 romanzi, iniziando la sua straordinaria carriera di scrittore nel 1978 con La cruna dell'Ago. Uguale successo mondiale hanno poi ottenuto i successivi romanzi, tra i quali: Triplo, Il codice Rebecca, L'uomo di Pietroburgo, Sulle ali delle aquile, Un letto di leoni, Notte sull'acqua, Una fortuna pericolosa, Un luogo chiamato libertà, Il terzo gemello, Il martello dell'Eden, Codice a zero, Le gazze ladre, Il volo del calabrone, Nel bianco e la trilogia "The Century" (La caduta dei giganti, L'inverno del mondo, I giorni dell'eternità), che sono stati a lungo al primo posto nelle principali classifiche. Dopo l'immenso successo de I pilastri della terra che ha dato inizio alla saga di Kingsbridge, sono seguiti Mondo senza fine e La colonna di fuoco cui si aggiunge questo nuovo romanzo.


 SINOSSI

17 giugno 997. Non è ancora l’alba quando a Combe, sulla costa sudoccidentale dell’Inghilterra, il giovane costruttore di barche Edgar si prepara con trepidazione a fuggire di nascosto con la donna che ama. Ma i suoi piani vengono spazzati via in un attimo da una feroce incursione dei vichinghi, che mettono a ferro e fuoco la sua cittadina, distruggendo ogni cosa e uccidendo chiunque capiti loro a tiro. Edgar sarà costretto a partire con la sua famiglia per ricominciare tutto da capo nel piccolo e desolato villaggio di Dreng’s Ferry. Dall’altra parte della Manica, in terra normanna, la giovane contessa Ragna, indipendente e fiera, si innamora perdutamente del nobile inglese Wilwulf e decide impulsivamente di sposarlo e seguirlo nella sua terra, contro il parere di suo padre, il conte Hubert di Cherbourg. Si accorgerà presto che lo stile di vita al quale era abituata in Normandia è ben diverso da quello degli inglesi, la cui società arretrata vive sotto continue minacce di violenza e dove Ragna si ritroverà al centro di una brutale lotta per il potere. In questo contesto, il sogno di Aldred, un monaco colto e idealista, di trasformare la sua umile abbazia in un centro di erudizione e insegnamento entra in aperto conflitto con le mire di Wynstan, un vescovo abile e spietato pronto a tutto pur di aumentare le sue ricchezze e il suo potere. Le vite di questi quattro indimenticabili personaggi si intersecano, in un succedersi di continui colpi di scena, negli anni più bui e turbolenti del Medioevo. Questo formidabile romanzo è il prequel della magnifica saga di Kingsbridge amata da milioni di lettori nel mondo. Ken Follett conduce il lettore in un viaggio epico pieno di sorprese, avventura, coraggio, amore, odio e ambizione che termina dove I pilastri della terra hanno inizio.


COSA NE PENSO 

Oggi voglio consigliarvi un libro che mi è davvero piaciuto moltissimo: Fu sera e fu Mattina di Ken Follett. Il punto di forza di questo romanzo è senza dubbio la scrittura che si presenta scorrevole e quello di parlarci di storia e costumi di un'epoca remota ossia il Medioevo. Un modo davvero coinvolgente e interessante di raccontarci una storia stupenda e intrigante. Siamo nell'Inghilterra tra il 997 al 1006 la storia inizia con Edgar un ragazzo ancora molto giovane e dall'animo puro, nonostante ciò affronta con coraggio e umiltà un destino non del tutto benevolo con lui. Durante un’incursione dei Vichinghi perde la donna che amava Sunni. Un capitolo struggente che dà il via a una lunga serie di sfide per lui, ogni pagina è avvincente e trascinante come del resto si ci aspetta dalla penna di Follett. Il romanzo narra le vite della principessa normanna Ragna (una giovane nobildonna testarda, passionale che vive un'insana passione per un uomo affascinante che poi sposerà, ma sarà vero amore?) Edgar il costruttore, il monaco Aldred e il Vescovo Wynstan, i quali  personificano le classi sociali del periodo ma rappresentano soprattutto i punti di riferimento della storia, che si svolge intorno alle loro personalità. Al centro della narrazione troviamo Mildred la madre di Edgar , una donna forte e risoluta che trae sempre il meglio in ogni situazione che le si presenti. Naturalmente i personaggi non finiscono qui ce ne sono molti altri che vi invito a scoprire leggendo questo libro che stupirà e conquisterà i lettori. Il libro è antecedente a quella che sarà la futura Kingsbridge ma dà voce a quegli anni oscuri dove la prepotenza, l’inciviltà, le carestie fanno da sfondo. Direi che in questo romanzo c'è davvero tutto: passione, legami famigliari, la storia, la povertà ma anche la forza d'animo, la speranza e il riscatto.

Consigliatissimo!


Recensione a cura di C.L


© Riproduzione Riservata

29 novembre 2020

“...CHIACCHIERATA CON DANIELA RAIMONDI”



Cari lettori,
L'ospite di questa nuova intervista è 
Daniela Raimondi, nata in provincia di Mantova e ha trascorso la maggior parte della sua vita in Inghilterra. Ora si divide tra Londra e la Sardegna. Ha pubblicato dieci libri di poesia che hanno ottenuto importanti riconoscimenti nazionali. Suoi racconti sono presenti in antologie e riviste letterarie. La casa sull'argine è il suo primo romanzo.

D. DOVE HA TROVATO L'ISPIRAZIONE PER IL SUO ROMANZO? 

R. Ho iniziato a scriverlo molti anni fa, spinta dal desiderio di parlare delle mie radici e della mia famiglia.  Credo sia qualcosa di molto comune per chiunque si affacci sul mondo della scrittura creativa.  Nella prima stesura, partivo dall’inizio del 1900 e dalla nascita di mia nonna.  In fondo per le famiglie contadine quello è il solo passato che si ricorda.  Solo in un secondo tempo ho iniziato a pensare che sarebbe stato bello risalire a tempi più remoti.  È successo soprattutto quando ho iniziato ad accompagnare la storia dei Casadio con episodi della storia d’Italia.  A quel punto mi sono chiesta: perché non iniziare dal principio, dall’unità del Paese? E così è stato.

D. QUANDO HA CAPITO DI ESSERE PORTATA PER LA SCRITTURA? 

R. A scuola ero brava in italiano, ma anche molto svogliata.  Non ero affatto una brava studentessa e sicuramente non mi era mai passato in testa di scrivere una poesia, figuriamoci un romanzo.  Ho iniziato a pensarci molto tardi, a quarant’anni, ma appena mi ci sono dedicata, ho capito che non avrei più smesso.

D. CI RACCONTI LA PRIMA EMOZIONE CHE HA PROVATO QUANDO HA VISTO PUBBLICATO IL SUO LIBRO?

R. Un’emozione grande, era qualcosa che sognavo da anni.  Quando passavo davanti a una libreria, o agli scaffali di libri di un supermercato, mi dicevo: un giorno entrerò qui e vedrò il mio romanzo esposto.  Appena La casa sull’argine è uscito, sono andata in una specie di pellegrinaggio nelle librerie della mia città.  Anche vedendo il mio romanzo in vetrina, faticavo a crederci.  È stato un bellissimo momento! 

D. IL PERSONAGGIO DEI CASADIO A CUI SI SENTE PIÙ LEGATA?

R. Guido, che nella realtà è mio padre.  Il libro è dedicato a lui ed è l’unico personaggio di cui ho mantenuto il nome vero e di cui racconto la vita in modo fedele. Ho comunque amato tutti i personaggi del romanzo.  Ci ho vissuto accanto per anni e mi hanno fatto molta compagnia.  Mi sono divertita soprattutto scrivendo la prima parte, perché in quei primi personaggi ho potuto riversare più immaginazione, eccentricità e fantasia: Viollca, Dollaro, Achille e Angelica…. mi sono divertita molto a inventarli. 

D. PRIMA DI ESORDIRE COME SCRITTRICE LEI È ANCHE UNA POETESSA, SECONDO LEI QUAL È LA POESIA PIÙ BELLA CHE HA SCRITTO?

R. Ce ne sono parecchie che mi piacciono particolarmente.  Forse ce n’è una, piuttosto bizzarra e surreale, in verità, che racconta dell’esperienza della maternità e dei miei due figli, come di un qualcosa preannunciato da un angelo, o comunque dal destino. Ognuno può interpretarla a secondo delle proprie credenze religiose. Ogni volta che la rileggo, mi emoziono.

D. A QUALE POETA O SCRITTORE SI SENTE PIÙ VICINA PER GENERE O SCRITTURA?

R. Sono stata molto influenzata dagli scrittori latino-americani, semplicemente perché è la letteratura su cui mi sono formata e che conosco meglio.  Se devo fare un nome, direi Gabriel Garcia Márquez. Per la poesia, prediligo gli autori anglosassoni del XX secolo, soprattutto le donne: Sylvia Plath, Anne Sexton, ma anche Louise Gluck, che ha recentemente ottenuto il Premio Nobel, ma che io seguivo da anni.  Stranamente, per la poesia le mie preferenze sono tutte donne. 

D. PROGETTI PER IL FUTURO?

R. Una silloge di poesia quasi pronta, intitolata “La Donna più vecchia del mondo”.  In quanto ai romanzi, non so bene cosa succederà.  Forse scriverò uno spin off e comunque ho un romanzo già terminato nel cassetto. Chissà.


Ringrazio Daniela per la sua disponibilità nel rispondere alle mie domande.

 

In libreria e sugli store online dal 24 agosto 2020 Nord Editore


SINOSSI 

La famiglia Casadio vive da sempre nel borgo di Stellata, all'incrocio tra Lombardia, Emilia e Veneto. Gente semplice, schietta, lavoratrice. Poi, all'inizio dell'Ottocento, qualcosa cambia: Giacomo Casadio s'innamora di Viollca Toska, una zingara, e la sposa. Da quel momento, i discendenti della famiglia si dividono in due ceppi: i sognatori dagli occhi azzurri e dai capelli biondi, che raccolgono l'eredità di Giacomo, e i sensitivi, che hanno gli occhi e i capelli neri di Viollca, la veggente. Da Achille, deciso a scoprire quanto pesa un respiro, a Edvige, che gioca a briscola con lo zio morto due secoli prima; da Adele, che si spinge fino in Brasile, a Neve, che emana un dolce profumo quando è felice, i Casadio vivono sospesi tra l'irrefrenabile desiderio di sfidare il destino e la pericolosa abitudine di inseguire i loro sogni. E portano ogni scelta sino in fondo, non importa se dettata dall'amore o dalla ribellione, dalla sete di giustizia o dalla volontà di cambiare il mondo. Ma soprattutto a onta della terribile profezia che Viollca ha letto nei tarocchi in una notte di tempesta...


COSA NE PENSO 

Il romanzo di Daniela Raimondi ci riporta indietro nel tempo, attraverso fatti realmente accaduti che hanno segnato profondamente il passato del nostro paese. Dai moti rivoluzionari, agli anni di piombo. Una straordinaria saga familiare che vede per protagonisti i Casadio, personaggi che sfidano il destino, tra sogni e desideri, avvolti da un’oscura profezia fatta secoli prima dalla loro antenata zingara Viollca Toska. Una figura sempre costante nelle vite di ognuno di loro dallo speciale Dollaro, al temerario Achille, passando da Beppe, alla passionale e sognatrice Edvige, all'amorevole e coraggiosa Adele, per giungere alla tenera Natalia detta Neve fino a Donata una donna dal carattere indomito. Sono rimasta piacevolmente coinvolta nell'intera lettura grazie alla scrittura fluida e scorrevole. Prima di lasciarvi alla lettura di questo libro vi dedico questa citazione tratta da “La Tempesta di W. Shakespeare Atto IV, scena I”, presente nel prologo di questo imperdibile romanzo.                                      

«Noi siamo fatti della stessa materia dei sogni e la nostra breve vita si completa in un sonno».

Buona lettura!


Intervista a cura di C.L

Photo by Nicholas Taylor 

© Riproduzione Riservata

 

 

 

 










24 ottobre 2020

RECENSIONE DEL LIBRO:“ASCOLTAMI ORA” DI MARICLA PANNOCCHIA

 

BIOGRAFIA

Maricla Pannocchia nel 2014 ha fondato l’Associazione di volontariato Adolescenti e cancro, di cui è Presidente, per offrire supporto sociale, emotivo e psicologico gratuito agli adolescenti e ai giovani adulti da tutta Italia che hanno o hanno avuto il cancro.

Ringrazio l’autrice per avermi inviato la copia digitale!

SINOSSI

“Ascoltami ora – storie di bambini e ragazzi oncologici” è un libro che sa di vita, un insieme di storie che conducono il lettore nel mondo dell’oncologia pediatrica. La prefazione è a cura di Maricla Pannocchia, un’esauriente introduzione per il pubblico alla realtà del cancro in età pediatrica. Il testo è un viaggio emozionante all’interno delle storie di bambini, ragazzi e famiglie che hanno vissuto la realtà del cancro pediatrico. I diritti del libro, uniti alle campagne di crowdfunding collegate, sono devoluti ai progetti di sensibilizzazione dell’Associazione Adolescenti e cancro e al progetto a Pristina (Kosovo) della fondazione Cure2Children ONLUS. Co-autori del libro: gli autori delle storie presenti nel libro sono ragazzi che hanno avuto il cancro e familiari degli stessi.

Questo libro è in collaborazione con 

Cure2ChildrenONLUS

Il ricavato sarà devoluto interamente alle famiglie.

Acquista il cartaceo

Acquista l'e-book


COSA NE PENSO

È un libro che ti emoziona fino a farti commuovere, immagini i volti di questi bambini e delle loro famiglie e vorresti abbracciarli uno ad uno.Storie di piccoli guerrieri che c’è l’hanno fatta mentre altri purtroppo no. Un libro forte e profondo che consiglio di leggerlo perché si può veramente imparare tanto attraverso queste storie. Scopri che la vita è davvero un soffio e che niente va sprecato ogni attimo è prezioso e per questo va vissuto intensamente.


Recensione a cura di C.L




27 settembre 2020

RECENSIONE DEL LIBRO: UN PASSO DOPO L’ALTRO «Viaggio nell’Italia che resiste, nonostante tutto» DI LORENZO TOSA

 

NOTE SULL' AUTORE

Lorenzo Tosa, 37 anni, giornalista professionista, da anni si occupa di comunicazione politica e social come consulente, copywriter e addetto stampa. Collabora in Italia con “The Post Internazionale” e in Francia con “Radici”. Nel gennaio del 2019 ha lanciato il suo blog, “Generazione Antigone”: una piazza virtuale in cui racconta le vite di donne e uomini noti e meno noti che, con atti di eroismo o piccoli gesti quotidiani, contribuiscono a costruire un’Italia e un mondo antirazzista, antifascista, antisessista, in difesa dei diritti umani e civili. Con oltre 350mila follower e 18 milioni di persone raggiunte ogni mese, la sua è la terza pagina Facebook personale più seguita in Italia e la prima per trend di crescita, il che lo rende uno degli influencer più seguiti, apprezzati e discussi del web.


SINOSSI

È l’alba di una calda giornata di quasi estate. Un treno corre verso sud, ultima tappa di un lungo viaggio che ha portato un giovane giornalista attraverso l’Italia, i suoi volti, le storie di donne e uomini noti e meno noti: un’amicizia che affonda le radici in uno dei capitoli più atroci della Storia; un ragazzino in lotta contro il cambiamento climatico in un piccolo paese del Meridione; un papà che affronta due volte il Coronavirus, da medico e da paziente; la calciatrice della Nazionale alle prese con un segreto troppo a lungo negato. Insieme a queste, altre vite di ordinaria umanità e straordinaria bellezza salgono e scendono idealmente e fisicamente dal treno, raccontandosi stazione dopo stazione. Per arrivare laggiù, in quella terra di frontiera dove, vent’anni fa, uno sconosciuto sindaco calabrese ha immaginato un luogo in cui si incrociano popoli, nazioni, diritti, solidarietà.

 

COSA NE PENSO 

Lo stile è semplice e lineare, un racconto nato da una serie di incontri diretti e indiretti tra l’autore e questi straordinari protagonisti, da Liliana e Luciana, Elena, Mailuna, Chiara, Il Dottor Daniele Macchini,fino all’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, e Jasmine storie legate le une alle altre.Va sottolineato il garbo e la sensibilità che Tosa ha dimostrato nel narrare non solo l’aspetto “umano” di ognuno di essi ma soprattutto i loro sentimenti e i loro “pensieri” più intimi e segreti.Questo libro è rivolto a tutte le fasce di età, inoltre ritengo che sarebbe interessante se venisse letto nelle scuole per coinvolgere i ragazzi a riflettere sul razzismo e l’indifferenza che vede vittime milioni di persone o per una scelta sessuale o per il colore della pelle. Il libro chiarisce alcuni aspetti che la società odierna ancora conserva, suggerisce una riflessione ma a volte usa un linguaggio “simbolico” o “particolare” perché i comportamenti razzisti o non razzisti si apprendono con l’educazione, quindi, bisogna essere guidati nell’apprendimento di un tema così difficile per riuscire a chiarirsi il concetto di razzismo che nasce da vari aspetti: dalla paura dello straniero,o dall’ignoranza, quest’ultima che porta l’ istinto verso sentimenti d’odio per ciò che non conosce e di cui ha paura. 

Buona lettura!


Recensione a cura di C.L