10 maggio 2021

RECENSIONE DEL LIBRO: UNA NUOVA EPOCA DI IDA JESSEN




NOTE SULL' AUTRICE

Ida Jessen nata nel 1964 nello Jutland,ha conseguito la laurea in Storia della letteratura e della comunicazione all'università di Århus nel 1990. Ha debuttato come scrittrice nel 1989 con una raccolta di racconti e da allora traduce e scrive incessantemente.
Dal 1995 vive a Sealand.
È tra le più note esponenti del realismo nordico. È stata nominata per il Premio letterario del Consiglio Nordico per ben due volte. I suoi romanzi sono ambientati spesso in piccoli villaggi dove l'amore e l'odio sono interdipendenti.

SINOSSI

Il ritratto di una donna e di una cittadina della provincia danese: sono partite insieme agli inizi del XX secolo  e solo oggi scoprono la loro libertà.


COSA NE PENSO 

Un romanzo che crea un encomiabile ritratto della donna dei primi del Novecento.
Non mi è piaciuto molto perché la malinconia della protagonista si palesa in maniera ripetitiva per tutta la durata del romanzo e poi  la storia seppur scorrevole è abbastanza monotona. 
Dal mio punto di vista si tratta di un romanzo che non vuole stupire a tutti i costi il lettore.
L' unica cosa che ho trovato interessante è stato il finale  del tutto inaspettato.

Buona lettura!

Recensione a cura di C.L


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03 maggio 2021

RECENSIONE DEL LIBRO: ALI E RAMAZAN DI PERIHAN MAĞDEN.






NOTE SULL' AUTRICE

Perihan Mağden una delle voci più famose della letteratura turca contemporanea, ha passato del tempo a Yaddo, la famosa comunità degli artisti, e alcuni anni in Estremo Oriente. Non è sposata, ha un figlio e vive a Istanbul. Mağden è stata perseguita dal governo turco a seguito di un suo articolo del 2005: “L’obiezione di coscienza è un diritto umano”.
Nel 2008 ha ricevuto il Premio per la Libertà di Pensiero e di Espressione dell’ Associazione Turca degli Editori.
Tra i suoi romanzi più noti: Messenger Boy Murders e Two Girls.


SINOSSI

Due ragazzi orfani sulle strade di una Istanbul crudele. Più forte e più avvezzo alla vita, Ramazan prenderà il dolce Ali, sensibile e indifeso, sotto le sue ali protettive. Ali e Ramazan, insieme, cercheranno un modo per sopravvivere sapendo di possedere una sola cosa al mondo: l'un l'altro. Un amore tanto puro quanto maledetto sullo sfondo di una Turchia che lotta per la libertà, la tolleranza, il diritto alla diversità.


COSA NE PENSO

È il primo libro che leggo della Mağden, e devo dire che mi è piaciuto molto il suo stile.
La storia di Ali e Ramazan mi ha coinvolta fin dalle prime pagine.
La scrittura si presenta fluida, anche se cruda, il lettore viene trascinato nell'orrore della pedofilia, e nel mondo delle droghe e della prostituzione, senza alcuna censura da parte dell'autrice.  
Alì e Ramazan sono due ragazzi apparentemente diversi l'uno dall'altro, sarà infatti il loro bisogno d'amore ad unirli.
Soltanto insieme, si completano a vicenda come un cerchio perfetto. 
Il punto di forza di questo libro sta nel rappresentare in modo netto e realistico il degrado di una società ipocrita e violenta, dove purtroppo vengono tristemente omesse o taciute alcune infide verità.
Consiglio di leggere questo libro, poiché si tratta di un romanzo doloroso capace di suscitare nel lettore un groviglio di emozioni intense.

Buona lettura!

Recensione a cura di C.L


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26 aprile 2021

CASA EDITRICE INDIPENDENTE: INTERVISTA A MAROTTA & CAFIERO DI SCAMPIA.


Ringrazio Marco Lorenzo Baruzzo consulente della redazione la Scugnizzeria e la Marotta&Cafiero editori per questa intervista. 


D: CI RACCONTI COME E’NATA “LA MAROTTA&CAFIERO E COPPOLA EDITORE” E SUCCESSIVAMENTE LA LIBRERIA “LA SCUGNIZZERIA”? 

R: Marotta e Cafiero editori rinasce nel 2010 quando Tommaso Marotta e Anna Cafiero consegnano l'eredità di un marchio storico dell'editoria napoletana nelle mani di due ragazzi di Scampia, Rosario e Maddalena. Da Posillipo all'Area Nord, dove nel 2017 nasce la prima libreria tra Scampia e Melito, una piazza di spaccio di libri, la Scugnizzeria. Il sogno impossibile continua con la Palestra degli Artisti, il cuore della nostra passione per il teatro e il cinema, e l'Ospedale dei Libri, il primo museo laboratorio dedicato all'arte nera, la tipografia. Coppola editore è un marchio che arriva da Trapani, erede di una grande tradizione civile, oggi rilanciato da Marotta e Cafiero per collane di classici in vesti grafiche innovative. 


D: COSA VUOL DIRE ESSERE UNA CASA EDITRICE INDIPENDENTE? 

R: Essere indipendenti significa avere l'opportunità di esplorare nuovi sentieri e la responsabilità di cercare qualità e idee. Indipendente non può voler dire solo minimo, inaccurato, non è un lasciapassare per il pressappoco. 


D: COM’E’ NATA LA VOSTRA COLLABORAZIONE CON STEPHEN KING? QUANDO SARA’ PUBBLICATO IL SUO NUOVO SAGGIO “GUNS, CONTRO LE ARMI”? 

R: La collaborazione con Stephen King, uno dei massimi scrittori al mondo, nasce da un semplice scambio di mail con il suo agente italiano. Abbiamo espresso il desiderio di pubblicare un saggio inedito in Italia, un appello contro la violenza e l'abuso delle armi da fuoco negli Stati Uniti. Pagine coraggiose che non avevano trovato ancora una voce italiana. Abbiamo osato e ci siamo riusciti. Guns. Contro le armi esce in tutte le librerie il 4 maggio, una soddisfazione immensa per noi piccoli editori del Mezzogiorno. 


D: COME SI POSSONO ACQUISTARE I VOSTRI LIBRI? 

R: I nostri libri si possono acquistare in tutte le librerie, molti saranno già a scaffale, molti altri possono comunque essere ordinati. Altrimenti sul nostro sito www.marottaecafiero.it, dove si trova tutto il nostro catalogo. Un altro strumento importante per seguire le nostre pubblicazioni e le nostre offerte sono i social network, sui quali cerchiamo di proporre novità quotidiane. 


D: COSA NE PENSATE DELL’EDITORIA IN ITALIA? 

R: Domanda difficile! Pensiamo che l'editoria italiana abbia una grande tradizione di cultura e qualità, che ha bisogno di essere sostenuta con idee e creatività. Dai piccoli ai grandi, nessuno è escluso dall'esigenza di pensare e ripensare il proprio mestiere, rinunciando alle nicchie e ai passaggi protetti, per provare l'alto mare aperto. 


D: UNA CASA EDITRICE È UN’IMPRESA CHE PRODUCE UN BENE MATERIALE, IL LIBRO.CON QUALI MATERIALI VENGONO REALIZZATI I VOSTRI LIBRI? 

R: I nostri libri non sono "scatole" per contenere un testo. Sono creazioni, animate da storie e idee, racconti e spunti, oltre la gabbia tipografica: i nostri libri si possono leggere, ascoltare, toccare – tutta carta riciclata, inchiostri non inquinanti, colle senza plastificanti – si possono anche seppellire se non piacciono, ne nasceranno fiori. Per le edizioni a tiratura limitata della Ginestra e della Livella abbiamo impiegato la carta di Amalfi della storica cartiera Amatruda: un tuffo nella tradizione artigianale, che abbiamo "spacciato" in tutta l'Italia e un po' anche nel mondo. 


D: GENERI E STILI CHE PRIVILEGIATE? 

R: I pilastri del nostro catalogo sono la narrativa civile e straniera, la saggistica, i grandi autori partenopei: oltre a King sull'abuso delle armi da fuoco, abbiamo in uscita nei prossimi mesi Daniel Pennac sugli esodi e le migrazioni, Garry Kasparov contro il regime di Putin, Raffaele La Capria maestro della prosa italiana del Novecento. Abbiamo pubblicato autori dal Sudafrica al Senegal, fino all'Argentina di Soriano e al Cile di Skármeta, in formati originali e non banali.



Intervista a cura di C.L

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25 aprile 2021

RECENSIONE DEL LIBRO: IL QUADERNO DELL'AMORE PERDUTO DI VALÉRIE PERRIN



Valérie Perrin è una scrittrice, fotografa e sceneggiatrice francese.
Nel 2015 esce il suo primo romanzo, Il quaderno dell'amore perduto (Les Oubliés du dimanche), che ha ricevuto 13 premi, tra cui Prix du premier roman de Chambéry 2016, le prix Chronos 2016, le Choix des libraires 2018 ed è stato tradotto in Italia nel 2016 (arrivando nel settembre 2020 al terzo posto della classifica della narrativa straniera grazie al successo del suo successivo libro) e in Germania nel 2017.
Anche il suo secondo romanzo Cambiare l'acqua ai fiori (Changer l'eau des fleurs), pubblicato nel 2018, ha ricevuto diversi premi tra cui il prix Maison de la Presse che premia un'opera scritta in francese per il vasto pubblico.


SINOSSI

La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l'una uguale all'altra. Segnata dalla morte dei genitori.
Dopo un incontro speciale Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l'amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d'impugnare la penna per scrivere il proprio destino?


COSA NE PENSO 

Il punto di forza di questo romanzo è la sensibilità e l'arte poetica di Valérie Perrin, per come ha saputo descrivere con delicatezza e profondità l'amore sotto ogni aspetto, ma soprattutto la solitudine degli anziani che vivono nelle case di riposo.
Il quaderno dell'amore perduto ci conduce per mano in un mondo semi sconosciuto e spesso ignorato dalla società moderna.
La solitudine un dolore sordo e malinconico che accompagna le persone anziane  giorno dopo giorno nell'ultimo capitolo della loro esistenza.
Il romanzo ci porta tra le mura della casa di riposo, “Le Ortensie”, di Milly un piccolissimo villaggio Francese.
In questo luogo dimenticato, incontriamo Justine Neige, una giovane aiuto infermiera diversa dalle altre sue colleghe perché piuttosto che godersi la sua giovinezza, preferisce rimanere oltre le sue ore lavorative in compagnia dei residenti delle Ortensie, ed è proprio lì che Justine farà un incontro speciale.
Ho sempre pensato a Justine come una foglia che si muove leggiadra e silenziosa nelle vite degli altri.
Sarà lei infatti, la voce narrante della vita di Hélène Hel, un'anziana signora, ultra novantenne la quale diverrà un pilastro fondamentale nella vita della ragazza, a tal punto da spingerla a scrivere la sua storia in un quaderno azzurro proprio come i suoi occhi.
La vita di Hélène nel bene o nel male e la sua relazione con il suo amato Lucien Perrin cattura, stravolge ed emoziona fino alle lacrime. Un'amore in grado di fare vibrare l'anima a chiunque legga la loro storia, forse perché i due amanti resteranno eternamente legati dal filo rosso del destino oltre il tempo e le distanze che li separa.
Sono assolutamente d'accordo con quanto è stato scritto nella aletta anteriore del libro : “Il quaderno dell'amore perduto è un romanzo destinato a restare a lungo nel cuore di tutti i lettori che credono nel potere dei ricordi e dell'amore”
Consigliatissimo.
Buona lettura!


Recensione a cura di C.L

Riproduzione riservata

09 aprile 2021

RECENSIONE DEL LIBRO: ADDIO FANTASMI DI NADIA TERRANOVA

  

NOTE SULL' AUTRICE

Nadia Terranova, nata a Messina nel 1978, vive e lavora a Roma. Dopo la laurea in Filosofia a Messina e il dottorato a Catania, nel 2003 si trasferisce a Roma. Qui si dedica alla stesura del suo primo romanzo, Gli anni al contrario, pubblicato nel 2015 da Einaudi. Il romanzo è accolto positivamente da pubblico e critica vincendo numerosi premi, tra cui il Bagutta Opera Prima, il Premio Brancati, e l’americano The Bridge Book Award. Nel 2016 l’opera è stata tradotta in Francia da Romane Lafore per la casa editrice Le Table Ronde con il titolo Les années à rebours. Secondo un articolo del dicembre 2019, pubblicato dal quotidiano La Repubblica, Gli anni al contrario è tra i dieci romanzi italiani più belli usciti nel decennio che va dal 2009 al 2019. Nel 2012 è uscito Bruno. Il bambino che imparò a volare, ispirato alla vita dello scrittore Bruno Schulz col quale ha vinto il Premio Laura Orvieto e il Premio Napoli nella categoria Libri per bambini e per ragazzi.Nella sua produzione letteraria la Terranova alterna romanzi classici a libri per ragazzi. Dopo la pubblicazione de Gli anni al contrario, sempre nel 2015 per Einaudi Ragazzi è uscito Le nuvole per terra (selezionato al Premio Bancarellino); mentre nel 2016 per Mondadori Ragazzi esce Casca il mondo(finalista ai premi nazionali di Letteratura per Ragazzi Premio Cento e Il Gigante delle Langhe).Il 25 settembre del 2018, per Einaudi, è uscito il romanzo Addio fantasmi, che nel dicembre dello stesso anno viene inserito tra i migliori dieci libri del 2018 nella classifica di qualità della rivista culturale La Lettura (inserto domenicale del Corriere della Sera). Il romanzo è stato nella cinquina finale del Premio Strega 2019. Sempre con Addio Fantasmi ha vinto la settima edizione del Premio Letterario Nazionale Subiaco Città del Libro, la 25ª edizione del Premio Alassio Centolibri, la 41ª edizione del Premio “Città di Penne-Mosca-America” e la 33ª edizione del Premio Martoglio.Nel febbraio 2019 Addio Fantasmi è stato acquistato dalla casa editrice americana Seven Stories.Nel marzo 2019 esce Omero è stato qui (Bompiani Ragazzi), con le illustrazioni di Vanna Vinci. Il libro è tra i 12 finalisti per la quinta edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.Sempre nel 2019 cura la traduzione di Lettera all’insegnante di mio figlio di Abraham Lincoln (Einaudi Ragazzi) e scrive l’introduzione di Company Parade di Margaret Storm Jameson (Fazi Editore). A novembre dello stesso anno esce il suo primo saggio Un’idea di infanzia. Libri, bambini e altra letteratura per la casa editrice Italo Svevo.A maggio 2020 per Giulio Perrone Editore, esce la raccolta di racconti Come una storia d’amore, che a giugno dello stesso anno è tra le opere candidate alla 91ª edizione del Premio Viareggio, nella sezione dedicata alla Narrativa. A novembre 2020, esce Aladino e la lampada magica (Orecchio Acerbo), con le illustrazioni di Lorenzo Mattotti. Sempre nel 2020, a dicembre, esce Non sono mai stata via. Vita in esilio di Maria Zambrano (Rueballu).Suoi racconti sono stati pubblicati in antologie edite da Baldini & Castoldi, Laterza, Utet. Collabora settimanalmente con varie testate tra cui La Repubblica, Il Foglio, Tuttolibri e Linkiesta. È stata coautrice del programma radiofonico Pascal condotto da Matteo Caccia su Radio Due. È tra i docenti della Scuola del libro di Roma. Da novembre 2020 è la curatrice di K, la rivista letteraria de Linkiesta. Dal 2021 ha una rubrica su Vanity Fair, “Sirene”, in cui racconta storie di donne contemporanee.

SINOSSI

Ida è appena sbarcata a Messina, la sua città natale: la madre l’ha richiamata in vista della ristrutturazione dell’appartamento di famiglia, che vuole mettere in vendita. Circondata di nuovo dagli oggetti di sempre, di fronte ai quali deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, è costretta a fare i conti con il trauma che l’ha segnata quando era solo una ragazzina. Ventitre anni prima suo padre è scomparso. Non è morto: semplicemente una mattina è andato via e non è piú tornato. Sulla mancanza di quel padre si sono imperniati i silenzi feroci con la madre, il senso di un’identità fondata sull’anomalia, persino il rapporto con il marito, salvezza e naufragio insieme. Specchiandosi nell’assenza del corpo paterno, Ida è diventata donna nel dominio della paura e nel sospetto verso ogni forma di desiderio. Ma ora che la casa d’infanzia la assedia con i suoi fantasmi, lei deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena. Fra il tramonto e la cena, l’assenza di mio padre tornava a visitarmi. Aprivo il balcone sperando che il temporale filtrasse dai soffitti e squarciasse le crepe sul muro, supplicavo la tramontana di trasformarsi in uragano e rovesciare in terra l’orologio e le sedie, all’aria il letto, i cuscini, le lenzuola. Non vuoi sapere che sono diventata grande, non ti interessa? chiedevo, e nessuno rispondeva.

COSA NE PENSO 

È possibile definire il dolore?Per quanto ogni dolore sia un’esperienza differente.È risaputo come siano rilevabili reazioni ricorrenti.Queste riguardano il susseguirsi di diversi stati mentali, che si possono alternare o mescolare.Il filo conduttore del libro sono le differenze oggettive che esistono tra la realtà e ciò che noi percepiamo, tra l'apparenza di un luogo e la reale essenza delle cose.In Addio Fantasmi, Nadia Terranova sonda un terreno arido e pieno di spine, e lo fa quasi in punta di piedi con introspezione e grande sensibilità.La storia ruota attorno alla vita di Ida Laquidara, una donna che sarà obbligata a ritornare nella sua città natale Messina per affrontare i fantasmi del suo passato.In queste pagine convivono la capacità razionale di analizzare il valore del vivere e la capacità emozionale di cogliere l’anima e i sentimenti del vivere stesso. Un libro di dolore e rinascita, un romanzo che vi consiglio assolutamente di leggere!


Buona lettura!


Recensione a cura di C.L


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08 aprile 2021

INTERVISTA A JOHN HEMINGWAY: NIPOTE DEL PREMIO NOBEL ERNEST HEMINGWAY




John Patrick Hemingway è uno scrittore e giornalista statunitense. Nipote del premio Nobel Ernest Hemingway e figlio di Gregory Hemingway. John è nato a Miami in Florida nel 1960, ha studiato storia e Italiano alla U.C.L.A. dopo la laurea si trasferisce in Italia a Milano nel 1983, dove inizia il suo percorso di scrittore e di traduttore. I suoi articoli sono apparsi su alcuni giornali come l'Unità e Libero. Dopo aver lasciato l'Italia e aver trascorso un anno in Spagna, John ora vive con sua moglie e due figli a Montreal, in Canada. I suoi articoli e racconti sono apparsi su giornali e riviste americani, italiani e spagnoli. Il suo racconto Uncle Gus è stato messo in evidenza per il rilancio del "Saturday Evening Post". Nel 2007 ha pubblicato presso la casa editrice americana Lyon Press il libro "Strange tribe: a family memoir", tradotto in molti paesi (Spagna, Repubblica Ceca, Bulgaria, Cina e Taiwan), in Italia “Una strana tribù. Memorie di una famiglia” è stato pubblicato nel 2018.
John viene spesso invitato in Italia a partecipare a conferenze o eventi che ricordano la memoria e l'opera di suo nonno. Nel 2014 ha preso parte all'inaugurazione del Museo Hemingway e della Grande Guerra di Bassano del Grappa (Vicenza). Nel 2019 pubblica in Inglese Bacchanalia : A Pamplona Story. 

Desidero ringraziare John Hemingway per la disponibilità mostrata nel concedermi questa intervista. 


D:PRIMA DELLA STESURA DI UN LIBRO FAI DELLE RICERCHE? QUANTO TEMPO DEDICHI ALLE RICERCHE PRIMA DI INIZIARE A SCRIVERE? 

R: Per i miei romanzi non faccio molte ricerche. Di solito i miei romanzi sono basati sulle mie esperienze. 
Per il memoriale dedicato alla mia famiglia, ho fatto numerose ricerche dato che riguardava le vite di mio padre e mio nonno. 


D: SECONDE TE LA SCRITTURA È COME UNA PRATICA SPIRITUALE? 

R: Direi di sì, è una pratica spirituale o che può diventarla.
Ciò, ovviamente, dipenderà da come lo scrittore vede il suo lavoro. Mi è capitato di vedere quello che faccio come una chiamata, perché devi davvero goderti la scrittura, viste le difficoltà che dovrai affrontare come scrittore. 
È probabile che non diventerai né famoso né ricco e prima te ne renderai conto meglio starai. 


D: SE NON AVRESTI FATTO LO SCRITTORE, COSA AVRESTI FATTO?

R: Forse sarei diventato medico come mio padre o forse un diplomatico o anche un costruttore di barche a vela, non saprei davvero,chi può dirlo? 


D: QUAL E’ STATA LA SCENA PIU' DIFFICILE DA SCRIVERE? 

R: Penso l'ultimo capitolo di Bacchanalia. Era molto importante il dialogo tra i due protagonisti del romanzo, i giovani amanti Frank e Irina. Doveva essere tutto molto fluido a partire dalle parole, ai gesti, tutte queste cose erano importanti per creare la giusta atmosfera tra loro due che si cercavano disperatamente l'un l'altra, cercando contro ogni previsione di far funzionare la loro relazione. 


D: QUANTO TEMPO TI SERVE IN MEDIA PER SCRIVERE UN LIBRO? 

R: Scrivo dai otto ai quindici mesi per realizzare un libro.


D: C’E’ UN LIBRO DI TUO NONNO ERNEST HEMINGWAY CHE AVRESTI VOLUTO SCRIVERE O CONTINUARE? 

R: Bèh, potrei dire che Bacchanalia è una versione moderna del romanzo di mio nonno The Sun Also Rises ,“Fiesta (Il sole sorgerà ancora)”. All'inizio ne avevo parlato con un editore di Thomas Dunne, che faceva parte del  St. Martin's Press fino all'aprile del 2020, purtroppo la casa editrice è stata chiusa e tutti i suoi dipendenti sono stati licenziati. La persona con cui era in contatto Thomas Dunne, ha avuto l'idea di farmi realizzare una serie di racconti basati ai giorni nostri da aggiungere alle opere di mio nonno. Bacchanalia sarebbe stato il primo di loro. 
La persona che aveva letto il mio romanzo ne era entusiasta. 
Gli avevo anche detto che stavo già lavorando al secondo romanzo di quella che alla fine sarebbe stata una trilogia. Quest'ultimo però, è stato ambientato a Milano prima e durante la pandemia del Covid19. Adesso l'ho finito ed è in corso di valutazione da parte di un agente letterario negli Stati Uniti. 


D: HAI VISSUTO IN ITALIA PER MOLTI ANNI. COSA TI MANCA DELL'ITALIA? 

R: Mi mancano le persone, la cultura, la cucina, le città d'arte e la facilità 
con cui si possa passare da un paesaggio di montagna ad uno di mare in poche ore. 
È incredibile, in una parola, sublime.
Mi manca la lingua italiana stessa, il suo suono seducente.
Mi manca lo stile italiano, e il modo di fare bella figura degli italiani. Mi manca il senso del tempo del paese che solo una cultura vecchia come quella italiana può avere. Mi mancano così tante cose... 


Ph. John Hemingway insieme alla moglie Kristina.


Intervista a cura di C.L

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05 aprile 2021

“..CONOSCIAMO: MASSIMILIANO ALBERTI, AUTORE DEL LIBRO LA PICCOLA PARIGI.”




Cari lettori,

Oggi vi voglio fare conoscere un nuovo autore, Massimiliano Alberti nasce a Trieste nel 1979, in quel cantuccio di terra cosmopolita che ha fatto da arena a molti scrittori. Assunto presso un’importante azienda del mondo del caffè, è proprio il lavoro a portarlo a coltivare la passione per i libri e la scrittura. Nipote dello scultore Tristano Alberti, cresce fra i bozzetti, i quadri e le statue del nonno. L’influenza artistica lo incoraggia a scrivere e così nasce il suo romanzo d’esordio, L’invitato Infinito edizioni , 2018 
La Piccola Parigi Infinito edizioni,2020


D. LA PREFAZIONE DEL LIBRO “LA PICCOLA PARIGI” È STATA CURATA DALLA DIVA FRANCESE BRIGITTE BARDOT, ATTIVISTA PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI. NEL 2020 LE È STATO ASSEGNATO LA MARGHERITA D’ARGENTO IL PREMIO ANNUALE CHE L’ASSOCIAZIONE IL GATTILE ODV DI TRIESTE CONFERISCE A UNA DONNA CHE NE CONDIVIDE LE FINALITÀ DI CURA E RICOVERO DEI GATTI RANDAGI. COM’È NATA LA VOSTRA COLLABORAZIONE? 

R. In maniera molto semplice: ho inviato una mail con tutto il progetto e il testo (in lingua francese) al suo consulente letterario Francois Bagnaud… Dopo un mese circa ricevo la risposta che madame Brigitte Bardot le piaceva il libro… e così ha siglato la prefazione. 

D. COME E QUANDO NASCE LA TUA PASSIONE PER LA SCRITTURA? 

R. Scrivere per me è serotonina naturale e l’ho capito circa 15 anni fa… Ho fatto dei corsi di scrittura a Milano e Verona, vinto dei concorsi con dei racconti e poi ho iniziato a scrivere un romanzo… e Infinito Edizioni ha accettato la sfida di pubblicarlo. 

D. RICORDI QUAL’È IL PRIMO LIBRO CHE TI ABBIA DAVVERO APPASSIONATO E IL PERCHÈ? 

R. Il grande Gatsby… dentro quel romanzo c’è quasi tutto… 

D. LORENZO IL PROTAGONISTA DEL TUO ROMANZO È UN SOGNATORE E UN INGUARIBILE ROMANTICO. QUANTI DEI SUOI ATTEGGIAMENTI O SENSAZIONI RIVEDI IN TE STESSO? 

R. È un io narrante in prima persona… molte cose le ho nascoste fra le righe. 

D. SE AVESSI MODO DI INCONTRARE PAOLO, L’UOMO CHE HA ISPIRATO IL TUO RACCONTO, COSA GLI DIRESTI? 

R. Che la sua vita mi è piaciuta… bastava scriverla… 

D. CI SONO SCRITTORI CHE SONO PER TE FONTE DI ISPIRAZIONE? 

R. Oscar Wilde, G. Orwel, F.S. Fitzgerald, Mordecai Richler… C. Dickens 

D. PROGETTI PER IL FUTURO? 

R. Certo… scrivere crea dipendenza…

Desidero ringraziare Massimiliano per aver risposto alle mie domande


SINOSSI 

Un omaggio a una delle tante perle che, nel corso della storia, la regina della Senna ha "nascosto" nei sobborghi di molte metropoli europee. Vicoli stretti, costruzioni basse e rustiche. Proprio come a Montmartre, nel grembo della bella e unica Trieste tante piccole case sorgono accatastate una vicina all'altra, in un'area che ricorda lo spirito Bohémien ma senza le notti del Moulin Rouge o de Le Chat Noir. Niente Cancan. Storie di sola gente e di gente sola, in questo luogo. Talvolta di andate e di ritorni. Di calzini appesi accanto al fuoco e di corti umide. Storia d'amore e d'amicizia. Di Lorenzo e di Marie Jeanne. Del matto Willy Boy e dei suoi "pen pen" urlati al cielo. Di Tullio e di Christian. Di gatto Benny e gatta Maria. Della Dea Incantatrice e Assassina: la Brown Sugar. Storia di mamma Rosalia. Di una carta da gioco appiccicata su di un muro in una viuzza nascosta. E di un rione ormai dimenticato fra nuovi e sovrastanti palazzi. Benvenuti nella Piccola Parigi. "Non state sognando, esiste realmente...!". (Brigitte Bardot) Parte dei diritti d'autore derivanti dalla vendita di questo libro sono devoluti in beneficienza a "Il Gattile" di Trieste.


COSA NE PENSO 

La Piccola Parigi racchiude in sé la vera essenza della vita nei piccoli borghi tra gli inconfondibili profumi e colori che solo in questi posti incantevoli è possibile scorgere.  
In questo romanzo c'è poesia ovunque come nella Montmartre bohémienne parigina ritratta nelle opere dei grandi artisti: da Picasso a Van Gogh, passando tra Renoir e Toulouse-Lautrec, accompagnata dalle note malinconiche di “La Foule” della Piaf.
L' amicizia e l'amore sono spesso in forte contrasto tra di loro nella vita di Lorenzo Galante il protagonista di questo romanzo.
Le persone cambiano, la vita prende delle pieghe diverse e Lorenzo non riesce ad accettarlo.
Vive ostinatamente nella cecità della propria testardaggine, un uomo che rimane psicologicamente bambino tra sogni e ricordi finché un giorno quasi per magia viene risvegliato dal suo lungo sonno.
La Piccola Parigi della corte Fedrigovez è un racconto intenso sulla metamorfosi della vita, un libro da non perdere cari amici.
Buona lettura!


Intervista e recensione a cura di C.L

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